Quando si guarda in casa altrui, bisognerebbe avere una panoramica ad ampio raggio onde evitare di arrivare a conclusioni affrettate e per nulla veritiere. Ci riferiamo alla testata “Calcio grifo” che rivolge uno sguardo al “Ceravolo” di Catanzaro sottolineando che il probabile rinvio del campionato viene accolto positivamente dai catanzaresi, addirittura festeggiando. Ma non basta, a Perugia vanno oltre, focalizzando l’attenzione sui lavori del “Ceravolo” si afferma che in ragione di ciò l’amichevole con la Fiorentina viene giocata a porte chiuse.
Perché a Perugia scrivono del “Ceravolo”? E’ presto detto, l’accettazione del ricorso dei perugini che li mette in “lista di attesa” per una possibile riammissione in Serie B in sostituzione del Lecco pone la società biancorossa, visto i nuovi criteri per riammissione emanate il 30 maggio dalla FIGC, (ne avevamo parlato LEGGI GUI) nella condizione di adeguare i criteri strutturali alle norme, abolendo di fatto le deroghe. Ed una di queste è legata alle problematiche dell’impianto di illuminazione del “Curi di Perugia” non a norma per la Serie B e per gioco forza sottoposta ad adeguamento essendo state abolite le deroghe per i criteri strutturali in caso di riammissione e/o ripescaggio, A Perugia l’adeguamento del “Curi” viene etichettato come un paradosso, sostenendo che ci sono stati che stanno peggio. Tra cui il “Ceravolo“
E’ vero qui si festeggia, ma si festeggia per la vittoria del campionato dei record, l’eventuale e probabile slittamento del campionato non dovrebbe incidere sul cronoprogramma dell’Amministrazione Comunale di Catanzaro che prevede la chiusura dei lavori e la consegna dell’impianto al club tra il 16 ed il 20 agosto, il Catanzaro, senza slittamento, giocherà la prima in casa il 26 agosto.
Sempre per completezza di informazione ricordiamo a “Calcio grifo” che l’amichevole del 20 luglio contro la Fiorentina si giocherà sì a porte chiuse, ma si giocherà al Viola Park di Firenze distante dal Ceravolo di Catanzaro ben 855 km