Sono sette le persone arrestate in Spagna nelle ultime ore in merito alla vicenda nata dagli insulti razzisti contro l’attaccante brasiliano del Real Madrid Vinícius Júnior, in occasione di Valencia-Real Madrid. Una vicenda che ha assunto le dimensioni di una polemica internazionale.
La polizia spagnola ha precisato che gli arresti sono legati a due episodi distinti.
Tre a Valencia, con l’accusa di “crimine d’odio”, per chi ha partecipato ai cori di insulti – “scimmia”, tra gli altri – rivolti alla stella brasiliana durante la sconfitta del Real Madrid domenica.
Quattro arresti a Madrid, per l’impiccagione di un’manichino che indossava la maglia di Júnior, vicino al campo di allenamento del Real Madrid. Episodio avvenuto a gennaio.
La partita di domenica è stata interrotta per quasi 10 minuti dopo che Vinícius ha identificato un tifoso del Valencia che gli rivolgeva epiteti razzisti. Un video diffuso anche sui social mostrava i fan che insultavano Vinícius prima e durante la partita: il giocatore ha scritto su Instagram che “il razzismo è normale nella Liga” e “il campionato che una volta apparteneva a Ronaldinho, Ronaldo, Cristiano e Messi oggi appartiene ai razzisti”.
Il caso è esploso a livello internazionale. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva.
Il Brasile ha infatti protestato formalmente con l’ambasciatore spagnolo. In una forma simbolica di protesta lunedì, le luci sono state spente sulla statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro per un’ora a sostegno di Vinícius. L’ambasciatore del Brasile in Spagna, Orlando Leite, ha chiesto di incontrare le autorità spagnole per discutere del caso.
Secondo le stesse fonti, si starebbe valutando anche la possibilità che la Polizia federale brasiliana apra un fascicolo sugli insulti, invocando la giurisdizione internazionale del Brasile. Inoltre, il ministro della Giustizia brasiliano, Flavio Dino, ha dichiarato di voler valutare il principio di extraterritorialità qualora ritenga che le autorità spagnole non prendano provvedimenti adeguati.
Il Real Madrid ha presentato una denuncia per crimini d’odio all’ufficio del procuratore generale spagnolo, e ha dichiarando “il suo più forte rifiuto e condanna per gli eventi che si sono verificati contro il nostro giocatore Vinícius Júnior“. Il club fa sapere anche che il suo presidente, Florentino Perez, ha incontrato il giocatore “per dimostrargli il suo sostegno e il suo affetto, per informarlo di tutti i passi che si stanno compiendo in sua difesa e per confermare che la società andrà fino in fondo per una situazione di odio così ripugnante”.
Il governo spagnolo tramite la portavoce, Isabel Rodriguez, precisa che in Spagna “i comportamenti razzisti non restano impuniti” e che la polizia “è sempre al lavoro per contrastarli”. E conclude: “Nel nostro Paese c’è piena sicurezza giuridica”.