Pigliacelli 6,5 – Un intervento non difficile nel primo tempo, ma due tutt’altro che semplici nell’ultima parte di gara. Lo 0-0 all’Arechi, quindi, è merito anche dei suoi riflessi.
Cassandro 5,5 – Deve impegnarsi non poco per contenere il velocissimo dirimpettaio, che in qualche caso gli sfugge. Poco o per nulla incisivo in proposizione offensiva.
Brighenti 6,5 – Non condizionato da un giallo (giusto) rimediato dopo circa quindici minuti, disputa partita di grande attenzione, respingendo tutti i tentativi condotti dalle sue parti.
Scognamillo 6,5 – Si possono ripetere le stesse considerazioni già espresse per Nicolò Brighenti. Anche Stefano, infatti, è protagonista di prestazione coriacea e robusta, senza particolari concessioni agli attaccanti di casa.
Bonini 6 – Non spinge in alcuna circostanza, ma fa bene il suo in sede difensiva, prima come laterale e poi, negli ultimi venti minuti di match, come terzo centrale.
Petriccione 6 – Qualche errore nei servizi per i compagni, ma presenza solida ed intensa, durante il non possesso, nella zona nevralgica del terreno di gioco.
Pompetti 6 – Interdice efficacemente e collabora alla costruzione della manovra, in cui talvolta manifesta qualche limite.
Compagnon 5 – Penalizzato da un modulo che non privilegia il gioco offensivo, non riesce ad entrare in partita, e quindi a lasciare la sua impronta sulla medesima.
Koutsoupias 5,5 – Qualche apprezzabile iniziativa (almeno nelle intenzioni), ma anche tanta difficoltà a trovare una corretta posizione sul terreno di gioco. Gara oscura.
D’Alessandro 6 – Fra gli attaccanti delle Aquile, è l’unico che, con qualche tentativo di accelerazione, prova a mettere in difficoltà la retroguardia avversaria. Buono il lavoro in fase di non possesso.
Pittarello 5 – Poco servito (mai nei pressi del portiere locale), ma anche molto approssimativo nel lavoro di sponda o di difesa della sfera.
Šitum (dal 66’) 6 – Sostituisce D’Alessandro, svolgendo in maniera sufficiente i suoi incarichi, diretti soprattutto alla copertura della corsia.
Biasci (dal 66’) 5 – Rileva Koutsoupias, ma con la squadra interessata quasi esclusivamente alla fase difensiva, non ha alcuna possibilità per pungere.
Coulibaly (dal 74’) 6,25 – Avvicenda Compagnon (il modulo diventa 3-5-2) e porta muscoli ma anche qualità a centrocampo. Purtroppo, alcune buonissime giocate non trovano sviluppo successivo.
La Mantia (dall’82’) S.V. – Sul terreno di gioco, in luogo di Pittarello, negli ultimi tredici minuti di partita (recupero incluso). Non è valutabile.
Fabio Caserta 5,5 – Squadra ben organizzata in difesa e nel lavoro di interdizione in mediana, ma del tutto priva di idee e di moduli in attacco, fra l’altro con pochissimi calciatori che provano ad accompagnare l’azione. Emblematico che il Catanzaro, oltre a non giungere alla conclusione in alcuna circostanza, non conquisti neppure un calcio d’angolo nei quasi cento minuti in cui si articola la sfida. Non scorrette le sostituzioni, ma tutte effettuate a fini conservativi, e quindi non giudicabili con largo favore.