Locri – Catanzaro amichevole in programma oggi alle ore 18
L’amichevole tra Locri e Catanzaro in programma giovedì 5 settembre alle ore 18:00 presso lo stadio “Macrì” di Locri ci fa fare un salto a ritroso nel tempo di 97 anni, esattamente al 1927 quando le due compagini furono inserite nel primo campionato ufficiale del calcio calabrese.
Correva l’anno 1927, siamo esattamente ad ottobre e il marchese Antonio Susanna manifestò la volontà di abbandonare l’attività sportiva per i numerosi impegni imprenditoriali e politici e colse al volo l’opportunità che gli si presentò quando Italo D’Alessandro, dirigente della Scalfaro riferì i contenuti di un incontro a cui aveva partecipato assieme al rag. Gino Bossi, presidente della Braccini, alla presenza del dott. Gino Borgo direttore dell’Opera Nazionale del Dopolavoro.
Nell’incontro si focalizzò l’attenzione nel connubio calcio-fascismo che in quell’epoca individuò nello sport e nel calcio in particolare un grande veicolo promozionale per la divulgazione delle proprie attività, tra cui quella della “cultura del benessere fisico” per la crescista sportiva ed atletica sostenendo che anche per Catanzaro era arrivato il momento di cooperare tra le società in un’unica sinergia che tra sfornasse campioni di razza nello sport cittadino e provinciale.
Fu così che Scalfaro e Braccini accettarono di fondersi per dar vita a quella che sarebbe dovuta diventare una corazzata sportiva della città, nacque così l’Unione Sportiva Fascista Catanzarese Scalfaro Braccini, alla carica di presidente fu nominato Michele Le Pera che ebbe il compito di traghettare la società affinché espletasse le pratiche organizzative per l’affiliazione alla FIGC collaborando con il Comitato Regionale Calabro per la realizzazione del primo campionato calcistico calabrese.
Un mese più tardi, esattamente Il 29 novembre del 1927 il Commissario del Comitato Regionale Calabro, Massimo Cavalcanti annunciò la nascita del primo campionato regionale calabrese di III Divisione della FIGC che segnò anche la fine all’operato di Michele Le Pera, primo e storico presidente dell’UESSE, che decise che bisognava passare la mano a chi avesse le capacità di investire nell’organizzazione tecnica ma soprattutto colui che economicamente doveva sostenere il club, il Consiglio Direttivo della Catanzarese nominò all’unanimità presidente il barone Enrico Talamo, che dopo anni di militanza delle file delle società sportive coronò il sogno di creare una vera e propria società di calcio. Uomo facoltoso, impegnato nel campo dell’imprenditoria agricola, Talamo era anche conosciuto con il nome del “gigante buono” per via della sua notevole stazza fisica.
Il primo passo di Talamo fu quello di identificare subito la società, cambiò il nome in U.S. Fascista Catanzarese dando la disponibilità di far partecipare la squadra al primo campionato, datato 1927-28 di III Divisione alle quali parteciparono anche: Dopolavoro Sportivo Cosenza, Fortitudo Locrese, Unione Sportiva Paola, Unione Sportiva Vigor Nicastro. Tuttavia fu un campionato anomalo ed incompleto, non si giocarono diverse gare, tra cui i due match tra Catanzaro e Locri.
Il primo posto fu ad appannaggio del D.S. Cosenza e della Fortitudo Locresce, distaccati di 6 lunghezze la Catanzarese e l’U.S. Paola, fanalino di coda la Vigor Nicastro.
Tre le due capoliste si sarebbe dovuto giocare uno spareggio per la prima posizione. Inizialmente fu deciso che si dovesse giocare sul neutro di Catanzaro, ma una volta giunti sul terreno di gioco la partita fu annullata a seguito di una furibonda lite tra i protagonisti della D.S. Cosenza e la Fortitudo Locrese che su vecchio “Stadio Divisionale” (il “Ceravolo” di oggi), di proprietà del Reparto di 21ª Divisione Militare se li diedero si santa ragione.
Mi viene da dire sulla questione Locri-Cosenza: e sti grandissimi cazzi? Sapete nulla del possibile sbarco di Kranjic a Cipro? Se Dio vuole?
Inoltre leggo di una intervista di Mauro Meluso (reduce dalla brillantissima stagione di Napoli), dove afferma che Cesena è Catanzaro non saranno protagoniste di questo campionato. Io penso che il Cesena starà tranquillamente nei play-off, e noi se riusciamo ad integrare bene i nuovi, pure.