Pigliacelli 6 – Incolpevole sulle reti subite, è abile, in un paio di situazioni, ad evitare un passivo peggiore. In conseguenza, uno fra i «rari nantes in gurgite vasto» (Virgilio), ossia uno fra i pochi nuotatori nel vasto mare. In altri termini, uno dei pochi a salvarsi dal naufragio in terra romagnola.
Cassandro 4 – In sede di contenimento, soffre terribilmente il dirimpettaio Daniele Donnarumma. In fase di spinta è pressoché assente.
Scognamillo 4 – Serataccia di sofferenza ed almeno due erroracci da matita blu. Gara da dimenticare in fretta.
Antonini 6 – In una sfida travagliata, è il calciatore che limita maggiormente l’attacco della squadra di casa, specie quando la sfera viaggia in quota. Merita la sufficienza.
Bonini 5,5 – Lotta con buona determinazione, ma non sempre è efficacissimo nella sua zona. Nel finale, realizza una rete, su assist del subentrato Turicchia, ma la stessa è giustamente annullata, dopo intervento del VAR, per fallo di mano proprio di Federico.
Ceresoli 5 – Nel primo tempo spinge con un po’ di costanza, ed è anche l’unico, fra i ragazzi in maglia rossa e gialla, a chiamare all’intervento il portiere avversario durante l’intero match. Timido e tenero nella ripresa, all’inizio della quale perde completamente di vista l’opposto che realizza il secondo goal.
Pompetti 6 – Non è protagonista di una prestazione strepitosa, ma quanto meno macina chilometri ed ogni tanto riesce a distribuire qualche interessante pallone.
Petriccione 5 – Dovrebbe dettare i tempi e regalare geometrie, oltre a contrastare in fase di non possesso. Di là di qualche buon appoggio in favore dei compagni, fallisce entrambe le missioni.
Pagano 4 – Due o tre servizi ed un poco convinto intervento in interdizione. Per il resto, un vacuo peregrinare sul terreno di gioco.
Iemmello 4,5 – Non difendendo adeguatamente la sfera sulla trequarti difensiva, dà il la all’azione in cui l’undici di casa realizza la rete del vantaggio. Prova, per così dire, a farsi perdonare, ma i tentativi di conclusione, per altro rari, terminano alti od a lato. Nessuna invenzione quando prova ad agire su superficie distante dalla porta avversaria. Interessanti, ma privi di reale validità, alcune prove di dialogo con i compagni di reparto.
Pittarello 5 – Ha vita molto complicata contro i robusti ed attenti difensori opposti, e mai riesce a presentarsi alla conclusione. Ottima, invece, una giocata che apre a Ceresoli la strada per l’unica vera occasione da goal creata dalle Aquile in tutto il match, sciupata dallo stesso giovane esterno.
Turicchia (dal 56’) 5,5 – Sostituisce l’evanescente Cassandro, e fa meglio di lui sia in sede difensiva sia in proposizione, pur non brillando particolarmente.
Pontisso (dal 56’) 5,5 – Rileva Petriccione. Aumentano i muscoli in mediana, ma non la qualità che servirebbe in quel momento alla squadra.
Volpe (dal 56’) 6 – Subentra a Pagano, portando un po’ di vivacità sul lato mancino dell’attacco a tinte gialle e rosse. Nulla di trascendentale, ma si ritiene corretto premiare la voglia dell’ex Potenza, che si propone con buona costanza e si lancia su diversi palloni, creando, soprattutto in un caso, qualche grattacapo alla difesa del Cesena.
Seck (dal 61’) 5 – Avvicenda Ceresoli ed inizia anche benino il suo spezzone di match, sprigionando le sue qualità nel dribbling. Poi si intestardisce nelle giocate, si innervosisce quando le medesime non riescono (rimediando anche un giallo), e finisce per scomparire dalla scena.
Biasci (dal 75’) 5 – Sul terreno di gioco al posto di Pittarello, non porta alcun beneficio al reparto avanzato.
Fabio Caserta 4 – Squadra priva di idee fin dall’approccio al match e poi per tutto il corso del medesimo. Gestione pessima, con sostituzioni prive di ogni logica ed anche tardive… a meno che al Mister non fosse piaciuta la prima frazione. Ironia a parte, non bastano certo alcuni minuti di rabbia e di intensità agonistica, per altro caotici, per portare a casa almeno un punto. Servono lucidità, concentrazione e compattezza. È necessario che la sfera di cuoio circoli rapidamente, al centro o sulle fasce, e secondo moduli che non prevedano il frequente ricorso al lancio lungo o il continuo scarico all’indietro, addirittura verso il portiere. Altrimenti, si va incontro a naufragi, come a Cesena. E proprio di questo il tecnico è il maggiore responsabile. Lecito, quindi, attendersi un veloce cambio di marcia, ad iniziare da domenica prossima.
Quella di ieri sera è stata una partita veramente brutta, palleggio fine a se stesso non si è mai verticalizzato e gli attaccanti giocano sempre con le spalle alla porta. Pochi movimenti in campo, sembra che i giocatori facciano attenzione solo a mantenere le posizioni, poca inventiva. Bisogna che Caserta trovi la quadra della situazione e anche al più presto. Inutile giocare con i due quinti che sono difensori, bisogna avere coraggio e idee altrimenti meglio che il mister si faccia da parte.
Io dico è il momento di ZERO POLEMICHE e lasciamo sereni squadra e soprattutto il Mister. Domenica è la classifica partita che se non affrontata con la giusta SERENITÀ la perdi sicuro. Chi segue calcio da oltre 40 anni ,di queste situazioni ne ha vissute e quindi sapete bene che è così.
Purtroppo Caserta non è all’altezza. Come squadro forse siamo più forti dello scorso anno, ma questo signore in Panchina con i pantaloncini corti non va proprio bene