Dalla prima di Coppa Italia ad Empoli ricaviamo una prestazione caratterizzata da poche luci e molte ombre. Diciamolo subito: non può essere un attenuante la circostanza di avere affrontato una squadra di categoria superiore, né la circostanza che i grossi carichi di lavoro ci hanno imballato le gambe. Vero è che al netto del calcio di agosto denotiamo limiti difensivi imbarazzanti, esponendoci senza colpo ferire, ad attacchi reiterati degli avversari che ci tagliano come il burro, emerge una difesa approssimativa, fragile che subisce reiteratamente la fantasia, la potenza avversaria specie sul lato centrale, capita a Brighenti, capita a Scognamillo capita a Bonini, di non reggere l’onda d’urto avversaria che solo fortunosamente si arresta alle 4 reti segnate. Avrebbero potuto essere ben di più le trasformazioni portando il risultato ad un mortificante 6 o 7 a 1 che non avrebbe gridato certo allo scandalo. Se tanto non è successo, è stato più frutto della disattenzione avversaria che di nostri meriti.
Qualche giocata interessante è stata proposta a centrocampo nel primo tempo, senza tuttavia pungere perché le ali destra e sinistra non creano gli spazi giusti. Specie a sinistra siamo inesistenti, ne hanno la peggio gli attaccanti che si vedono catapultare palloni lunghi senza una costruzione di un gioco accettabile. Non pressiamo sugli avversari lasciando agli stessi la possibilità di creare azioni su azioni alcune delle quali arrivano alla finalizzazione nella nostra area con irrisoria facilità. Si può ‘ dire “è presto aspettiamo”, ma anche al netto dell’attesa, non intravediamo una squadra con degli equilibri in campo.
Lo stesso centrocampo che pure nel primo tempo aveva creato qualche interessante occasione con Volpe sulla destra a raccogliere le imbeccate di Petriccione e Pontisso, si trasforma in negativo nella seconda frazione per attestarsi sulla linea di una prestazione generale inadeguata e approssimativa, del tutto evanescente.
Caserta non pare battere ciglio in panchina, convinto come è che il vero Catanzaro non lo abbiamo ancora visto. Vogliamo credergli ma è certo che a fronte di ben 9 reti presi in due gare da una squadra di C e una di A, qualche domanda dobbiamo pur cominciare a farcela specie di fronte al disastro difensivo, l’ennesimo, della serata. Servono elementi e di categoria sia in difesa che in attacco, servono sulla fascia sinistra elementi di peso che accelerino la manovra e creino spazi per i due attaccanti. Serve convinzione nei propri mezzi che tuttavia può e deve venire da risultati positivi più che da buone intenzioni o da annunciazioni di circostanza che hanno solo l’effetto di fare salire la pressione a chi è innamorato di questi colori.
Siamo moderatamente in ansia per un organico che ad oggi appare privo di identità e auspichiamo che la società faccia i passi giusti per rinforzare nei reparti che contano questa squadra che per salvarsi, dovrà all’ occorrenza mostrare i denti e macinare punti. Il mortificante risultato di stasera non può e non deve lasciare indifferente il Presidente e il suo staff cullandosi sulla idea che lo scontro sia stato impari perché per la stessa equazione sarebbe dovuto andare ben diversamente con la Juventus next gen.
Vogliamo anche evidenziare che non si possono fare paragoni con il decorso anno per un dato di fatto di chiara evidenza : l’anno scorso seppur da matricola schieravamo una macchina collaudata e un autista che della stessa conosceva anche i bulloni, quest’ anno abbiamo alzato l’asticella delle incognite affidandoci ad un allenatore nuovo e a mezza squadra nuova ( chi può mettere in dubbio che giocheranno da titolari Pigliacelli, Pittarello, Pagano e Compagnon e qualche altro che arriverà?) allora delle due è l’ una o siamo una piazza capace di mettere sul banco colpi di magia ad ogni cambiamento di ciclo oppure e speriamo non avvenga mai, siamo esposti al prezzo del noviziato diffuso.
Sottolineo il passaggio nell’articolo: mancano gli equilibri in campo. E non può essere altrimenti con la difesa di inizio anno scorso , ma senza Fulignati. Il centrocampo non filtra è troppo leggero. Anche quest’anno manca fisicità. La Società ha pochissimi giorni per decidere se si vuole rimediare o rischiare seriamente la C. Paradossalmente il 5 posto conquistato grazie al meccanismo Vivarini che ammortizzava abilmente le lacune,è stato controproducente, perché se poi ridimensioni l’obiettivo, è normale che i migliori calciatori allenatore e direttori si danno al fuggi fuggi. E l’ultimo ad andar via sarà Antonini, se ricordate a Taranto non furono proprio contenti delle sue modalità per cercare d’andare via, ma in quel caso ce ne fottevamo perché veniva da noi. Però giustamente ha le sue ambizioni e quindi non potrà essere trattenuto.
Qualcuno spieghi a questa sottospecie di allenatore che le partite durano 90 mn ogni su intervista dichiara che per 60 mn ha visto ( solo lui ) un ottima squadra in tre partite subite 11 reti
siamo seriamente candidati a
retrocedere .
Gli anni passati abbiamo elogiato la società quest’anno ha sbagliato tutto sono sicuro che dopo le prime sei partite saremo Unlimited in classifica.