La stagione dei giallorossi nel ritiro di Morgex in Valle d’Aosta ci propone in questo finale di luglio un’amichevole di lusso Cagliari – Catanzaro. Il match si disputa davanti a 600 spettatori molti dei quali giallorossi, incuriositi più che mai dai propri beniamini.
Cosa ci consegna questa partita? Nulla che possa indurci ad azzardare previsioni e a profetizzare alcunché. Sono contrapposti invero organici di differente caratura, il Cagliari che dopo la rocambolesca salvezza del decorso campionato milita in serie A, i giallorossi, che dopo l’altisonante campionato ultimo scorso, vogliono consolidare la categoria cadetta.
Quello dei giallorossi è un organico non solo rinnovato in più reparti ma ancora incompleto. A sprazzi notiamo interessanti trame di gioco, ma come dire si lavora in un cantiere a cielo aperto, dove gli equilibri tra i reparti hanno i loro tempi, i giallorossi sono impegnati più che a fronteggiare il Cagliari a prendere confidenza con se stessi, o se si preferisce a conoscersi meglio, questo è inevitabile a seguito dell’avvicendamento del mister e dei nuovi arrivi , nonché delle partenze già avvenute .
La parola d’ordine è “si riparte” con nuovi elementi alcuni dei quali giovanissimi e di belle speranze consapevoli che il cammino è lungo e non lesinerà insidie, ma al tempo stesso fiduciosi di vedere all’opera un organico adeguato alle difficoltà della serie cadetta.
Per quello che può essere la valutazione del match, il Cagliari dimostra la sua caratura con ripetuti attacchi uno dei quali va a segno quasi a freddo con Lapadula.
I giallorossi reagiscono tenendo il campo dignitosamente senza disdegnare sia pure sporadicamente manovre di attacco sulla fascia, in particolare quella sinistra.
In attacco sono schierati Iemmello e Biasci ancora chiaramente e comprensibilmente non in forma smagliante, a centrocampo ci avvaliamo del doppio regista con Petriccione e Pompetti sempre impegnati a dare ordine alle ripartenze, in difesa sono impiegati da Caserta due veterani Scognamillo e Brighenti e due neofiti Bonini sulla sinistra e Piras sulla destra che prendono progressivamente confidenza con il terreno di gioco, e appaiono sufficientemente disinvolti nelle giocate.
Desta una buona impressione Pagano schierato nel primo tempo ma anche Volpe subentrato nella ripresa la cui vivacità, tiene alta l’attenzione nelle retrovie sarde, lo stesso Pittarello subentrato nella ripresa sgomita non poco per guadagnare spazio in avanti ma lo fa senza fortuna. In definitiva una utile giornata gravida di spunti per Mister Caserta che da tecnico di esperienza, ha sperimentato non poco in campo senza preoccuparsi di dover fare risultato a tutti i costi. Il tutto è in linea con il momento della preparazione e siamo certi che presto avremo l’occasione di vedere una formazione maggiormente identitaria in campo che ci regalerà delle soddisfazioni.
La partita finisce 2-0 per i sardi, la doppietta viene nel secondo tempo da un colpo di testa di Pavoletti che mette al sicuro il risultato, ma il processo di crescita dei giallorossi nel collettivo è in corso. Aspettiamolo con rinnovata fiducia e ci divertiremo anche quest’ anno.
Commento da 0 a 0, è evidente il cantiere che è oggi il Catanzaro,ma faccio un paio di considerazioni: io auspico di non rivedere una difesa con due centrali “piccoli” e con un centrale adattato ad esterno, significherebbe perseverare in una disposizione lacunosa come abbiamo visto lo scorso anno. Conseguentemente Caserta dovrà avere il coraggio di far capire a qualcuno che quest’anno fatalmente avrà un ruolo più di secondo piano.Diversamente saremo in difficoltà. Dei nuovi, Volpe (forse il meno accreditato) nettamente il migliore.