Finalmente si parte, Catanzaro ritorna a respirare aia di calcio anche se al momento rinchiuso alle dichiarazioni della conferenza stampa di presentazione del direttore generale Paolo Morganti e del direttore sportivo Ciro Polito alla presenza del presidente Floriano Noto. Nelle retrovie presenti anche i fratello del presidente Gino.
L’importante era comunque dare il via alla nuova stagione votata all’insegna di una salvezza da inseguire sul campo ma anche ad una programmazione societaria ad ampio raggio.
Ad aprire la conferenza è il presidente Noto, che ha voluto ricordare il brillante quinto posto della scorsa stagione che ha fatto seguito alla promozione in Serie B, indicandoli come due successi tra i più prestigiosi della società. Ha voluto anche ricordare l’entusiasmo che si è acceso in città ponendo l’accento soprattutto sulle giovani leve, un risultato questo che il presidente ha sottolineato con grande soddisfazione. Sempre sul pubblico catanzarese il numero uno del club si è dichiarato entusiasta, “ci ha sostenuto nelle vittorie e soprattutto nelle sconfitte, ha dimostrato una grande maturità”.
Entusiasmo che la società vuole mantenere, ed a questo proposito è interessante il passaggio sottolineato dal presidente: “Abbiamo un progetto che è sempre votato a migliorarsi, fatto di sacrifici, impegno e passione da parte di tutta la holding Noto. I grandi successi si costruiscono a piccolo passo, senza voler forzare la mano, noi abbiamo voglia di crescere insieme a tutta la tifoseria ma lo faremo sempre in forma graduale. Vogliamo arrivare in cima e restarci”
E in questa crescita Noto ha voluto sottolineare i passaggi fatti dalla proprietà nelle infrastrutture: “Abbiamo fatto passi importanti iniziando ad acquistare il centro sportivo di giovino, abbiamo ristrutturato i locali del Ceravolo così come quella della sede ampliandoli e rendendoli fruibili alle nostre attività sia per la prima squadra che per il settore giovanile, così come abbiamo preso in gestione la struttura di San Floro. In termini economici, soldi alla mano abbiamo tolto due milioni di euro. Ma il nostro impegno sulle infrastrutture non si esaurisce qui, come ben sapete già da tempo abbiamo in progetto di costruire un nuovo centro sportivo all’avanguardia con 8 campi da calcio, foresteria e tutto ciò che necessita per una struttura funzionale ed efficiente”.
Il presidente ha anche evidenziato come la società punta a far cresce il settore giovanile dichiarando apertamente che uno degli obiettivi principali è quello di vincere il campionato Primavera: “La Primavera 3 ci sta stretta, deve essere al passo con la prima squadra per cui il primo obiettivo del settore giovanile è quello di conquistare la promozione in Primavera 2”.
In tutto questo progettualità il presidente ha dichiarato di aver nominato Dario Lamanna (già presidente di Confindustria) delegato ai rapporti istituzionali tra la società e la pubblica amministrazione e con tutti quegli enti necessari a cui il Catanzaro si interfaccerà per raggiungere i propri obiettivi.
Noto si è anche soffermato sui problemi che la società ha avuto di recente circa il mancato impegno dei tesserati (senza mai nominarli il riferimento è a Vivarini così come a Magalini) nel rispettare i contratti stipulati. “Voglio che sia chiaro che abbiamo voluto manifestare di essere una società forte, rispettiamo e pretendiamo rispetto. Inevitabilmente le mancanze di qualcuno ci hanno creato dei problemi, ma ora siamo qui pronti a ripartire con grande entusiasmo, da questa esperienza ne siamo usciti con maggiore esperienza che tornerà utile per il nostro futuro”.
Nell’intervento del neo dg Paolo Morganti, che ha confermato quando già avevamo descritto in precedenza, il suo compito sarà più manageriale che uomo da campo. Sarà la figura che dovrà valorizzare le attuali infrastrutture, così come curare quello che sarà la costruzione del nuovo centro sportivo, il tutto a servizio sia della prima squadra che del settore giovanile: “Tutte e due le aree prima squadra e settore giovanile devono correre sullo stesso piano, questo sarà anche da stimolo per consentirci di puntare alla valorizzazzione globale di tutto il brand Catanzaro calcio. Infine ci tengo a sottolineare di aver trovato in società un capitale umano fondamentale per iniziare a costruire qualcosa di importante.”.
Al ds Polito è stato chiesto se il Catanzaro è in ritardo, il ds conferma ma non si perde in chiacchiere inutili ricordando che il tempo per colmare il gap c’è il Catanzaro farà di tutto per riaprire un nuovo ciclo: “Bisogna mettersi alle spalle il passato, per quanto sia stato bello ed avvincente oggi si apre una nuova fase. Come già sapete Vandeputte e Fulignati sono in partenza cercheremo di investire le risorse economiche in maniera oculato puntando a prendere quei calciatori che abbiano voglia di lottare, crederci per continuare a fare qualcosa di importante. La ricostruzione partirà avendo come punto cardine Pietro Iemmello, pe noi come per tutto il popolo giallorosso è un elemento fondamentale. Lui sarà al centro del nostro progetto tecnico”.
Il diesse si è soffermato anche sulla scelta di Caserta: “Non abbiamo fatto nessun casting, abbiamo semplicemente ascoltato qualche allenatore, poi abbiamo fatto la scelta su chi se la sentiva di buttare l’anima per il nostro obiettivo. È vero, abbiamo contattato anche Aquilani ma non è vero che ha rifiutato, ha fatto delle scelte dettate per motivi personali, così come mi preme dire che di tutti i nomi fatti, tra cui il mio amico Paolo Bianco, o come Semplici non sono mai stati contattati. Aquilani e Caserta erano le nostre prime due scelte, Aquilani ci permetteva di avere quella continuità ma come già detto per motivi personali ha preferito stare un po’ fermo”.
A me la conferenza stampa è piaciuta in particolare l’inzio dove sono stati illustrati gl’investimenti per migliorare le infrastrutture, e sul fatto che gl’introiti delle cessioni di Fulignati e Vandeputte, verranno reinvestiti. Certo la speranza è che le cessioni eccellenti si fermino qui perché comunque è importante mantenere una base, altrimenti sarà molto difficile.