Abbiamo avuto il piacere di intervistare Alessandra Lobello, consigliera comunale di Catanzaro, che si è distinta per la sua passione sfrenata per il calcio e, in particolare, per la squadra della sua città. La consigliera Lobello, figura di spicco nel panorama politico locale, ci ha offerto una prospettiva unica che intreccia il suo ruolo istituzionale con quello di fervente tifosa del Catanzaro Calcio.
Nell’intervista che segue, Alessandra Lobello condivide con noi le sue riflessioni sulla stagione appena conclusa, il suo coinvolgimento personale e politico nel supportare la squadra, e le aspettative per il futuro del Catanzaro Calcio. Un’occasione per esplorare come lo sport possa diventare un elemento di coesione sociale e un simbolo di orgoglio cittadino.
Qual è la sua opinione generale sulla performance della squadra del Catanzaro Calcio nella stagione appena conclusa? Quali sono stati, secondo lei, i punti di forza e le aree che necessitano di miglioramenti?
“In questa stagione il Catanzaro ha superato qualsiasi aspettativa. È vero che arrivava dal campionato dei record in Serie C e da una promozione ottenuta con straordinario anticipo, però l’impatto con la Serie B temevo, come un po’ tutti, che sarebbe stato diverso. Invece la squadra ha subito dimostrato di avere una marcia in più: ha giocato meglio di quasi tutte le altre dall’inizio alla fine, ha mostrato un calcio riconoscibile e spettacolare, fatto di coraggio e idee, e si è meritata l’accesso ai playoff facendoci sognare. Non penso potesse fare di più. I punti di forza sono l’assoluta superiorità e l’attaccamento alla maglia di Pietro Iemmello e la base di calciatori costruita negli anni: è gente che ci tiene e si vede. Per migliorare, si può sempre migliorare un po’ dovunque, ma la società saprà sicuramente meglio di me dove intervenire”.
Recentemente l’allenatore ha annunciato il suo addio alla squadra. Come ha reagito a questa notizia?
“Mi ha sorpreso fino a un certo punto, perché per quanto ha fatto qui a Catanzaro ci sta che voglia misurarsi in un contesto ancora più alto come potrebbe essere la Serie A. Mi è dispiaciuto, tuttavia, il modo in cui si sta consumando questa separazione: forse avrebbe potuto comunicarlo prima. Se avrà un impatto significativo non lo so, da tifosa spero di no e penso che il club farà di tutto perché questo non accada”.
Quali sono, secondo lei, le qualità più importanti che il prossimo allenatore dovrebbe possedere per poter continuare il lavoro fatto finora e portare la squadra a nuovi successi?
“Ambizione, coraggio, idee chiare nella gestione della squadra e sincerità nella comunicazione con la piazza e la tifoseria. Ripeto, però, di avere grande fiducia nella società, che in questi anni non ha sbagliato nessuna scelta”.
In qualità di consigliera comunale, come pensa che l’amministrazione possa supportare ulteriormente la squadra del Catanzaro Calcio, sia dal punto di vista delle infrastrutture sportive che del sostegno alla tifoseria?
“Il Comune lo sta facendo per quanto è nelle sue possibilità, perché le risorse dell’amministrazione comunale non sono granché e, di conseguenza, c’è bisogno di un concreto supporto di altri enti: penso alla Regione che ha già stanziato 3 milioni di euro per i lavori di adeguamento agli standard della Serie fatti un anno fa, altrimenti il Catanzaro avrebbe giocato in campo neutro, e agli altri 6 che arriveranno sempre dalla Regione e che serviranno per altre opere importanti di ristrutturazione. Quanto al Comune, sia con questa amministrazione che con la precedente, l’appoggio al club è sempre stato massimo, dalle opere di piccolo cabotaggio alla convenzione per l’uso dello stadio, approvata prima che dal Consiglio, anche dalla commissione Sport di cui faccio parte”.
C’è qualche iniziativa specifica che il comune sta considerando per rafforzare il legame tra la comunità locale e il Catanzaro Calcio, soprattutto in vista della prossima stagione? Come crede che il coinvolgimento dei cittadini possa influenzare positivamente la squadra?
“Il Comune è parte integrante della comunità locale e, in quanto tale, è un tutt’uno con il contesto che supporta il Catanzaro. Da quasi tre anni la città è tutta unita intorno al Catanzaro e si è visto quanto abbia influito positivamente nei risultati grandiosi ottenuti dalla squadra”.