Due “no” duri da incassare e non facili da digerire, prima quello del direttore sportivo Magalini e a seguire quello che più di tutti lascia l’amaro in bocca, ovvero il volta spalle del tecnico Vivarini che solo un mese fa giurava fedeltà. Ma non è tutto, perché il Catanzaro forte di un contratto biennale con il tecnico di Ari, con lo stesso aveva già messo nero su bianco, sotto sua indicazione, il prolungamento del contratto con diversi calciatori che non è detto che possano essere utili al suo successore.
Ma questo è un altro discorso o, meglio, su chi possa essere il successore al momento ogni ipotesi è azzardata. Una cosa è certa, chiunque voglia Vivarini dovrà pagarlo al Catanzaro, il tecnico è infatti legato al club da un altro anno di contratto e la società non sembra essere intenzionata a lasciarlo andare, giustamente, senza monetizzare. Anche questa situazione, come quella di Magalini, dopo due anni splendidi meritava un finale migliore.
Intanto la società non si è fermata, sono arrivati i rinnovi per tutto il Catanzaro che opera dietro le quinte, mentre domani si dovrebbe avere un quadro più chiaro anche sulla posizione del direttore generale Diego Foresti, che fatti alla mano da tutte le vicende dirigenziali, ne esce a testa alta qualunque sia il suo futuro.