C’è un Magalini in duplice veste, che abbiamo conosciuto negli ultimi giorni e di cui ignoravamo l’esistenza a Catanzaro. Qui dice una cosa, mentre a Bari ne riporta un’altra… tutto legittimo dal suo punto di vista, ma almeno si dovrebbe avere la decenza di mantenere quell’onestà intellettuale che gli abbiamo sempre riconosciuto, anche se le parole volano via mentre “Carta canta e villan dorme”, che nel caso specifico significa: c’è un contratto che Magalini ha firmato con il Catanzaro già da due mesi, con l’impegno di essere depositato entro il 30 giugno, data in cui scade l’attuale contratto di lavoro con le Aquile.
Un impegno assunto e firmato che il direttore sportivo mantovano non ha inteso rispettare, voltando le spalle alla società.
Un contratto valido a tutti gli effetti qualora la società decidesse di depositarlo, metterebbe Magalini con le spalle al muro. Cosa farà l’U.S. Catanzaro non lo sappiamo, ma una cosa è certa: da tutta questa vicenda Giuseppe Magalini rischia di uscirne male, ed è un peccato dopo due anni di splendido lavoro, perché noi, a differenza sua, abbiamo l’onestà di riconoscere meriti e demeriti, mentre a Bari, ancora prima di arrivare lo ritengono inadeguato. Buona fortuna…
La sostanza è che non ci sono più le condizioni per andare avanti. Quindi voltiamo pagina e troviamo un nuovo ds, perché sta storia si è dilungata anche troppo ed il tempo è poco.