La stagione calcistica è stata un vero e proprio viaggio emozionante per l’US Catanzaro, squadra neo promossa che ha affrontato la Serie B con determinazione e passione. Classificatisi al quinto posto in campionato, i giallorossi hanno dimostrato un’abilità straordinaria nel competere in un campionato difficile.
Oggi, abbiamo l’onore di intervistare, in esclusiva per uscatanzarocalcionews.it la dottoressa Antonietta Santacroce, moglie del presidente dell’US Catanzaro Floriano Noto, per gettare luce sul dietro le quinte di questa straordinaria avventura calcistica. Attraverso le sue parole, esploreremo il cuore pulsante di una squadra che ha catturato l’attenzione di tutti gli appassionati di calcio.
Ma non ci limiteremo solo a raccontare gli eventi sul campo; entreremo nel vivo delle emozioni che hanno caratterizzato questa stagione indimenticabile. Pronti a scoprire i segreti dietro il successo dell’US Catanzaro e a lasciarvi travolgere dall’entusiasmo di chi ha vissuto da vicino questa straordinaria avventura? Accendete la vostra passione per il calcio e preparatevi a immergervi in un’intervista che vi lascerà senza fiato.
Dottoressa Santacroce, come ha vissuto l’esperienza del campionato di Serie B quest’anno? Ci sono stati momenti particolarmente emozionanti o difficili che ricorda con più intensità?
“Il periodo più difficile ma più emozionante è sempre quello relativo alla campagna acquisti durante l’estate, le cui conseguenze saranno visibili a tutti solo nei mesi successivi. Particolare intensità hanno rivestito alcune trasferte simbolo: come non ricordare la festante invasione catanzarese a Genova, o al contrario quella a Cosenza con tutte le meschinità seguite a quell’incontro (il riferimento è all’aggressione alla dirigenza giallorossa in tribuna n.d.r.)”.
Quali sono state le sue emozioni durante la semifinale dei play-off? Come ha reagito quando ha capito che la squadra non avrebbe raggiunto la finale per la promozione in Serie A?
“Siamo stati a un passo dal farcela: forse sarebbe andata diversamente se non fossimo stati penalizzati dalle assenze di 4 nostri giocatori eccellenti durante i play off. Il fatto che avessimo dominato contro la Cremonese in casa mi aveva fatto ben sperare. A posteriori forse è andata meglio così: la Città non è ancora pronta al salto in A. Bisogna essere strutturati adeguatamente, a partire dallo stadio di calcio, dalla viabilità, e da tutto quello che comporta la massima serie dalla quale manchiamo da 40 anni, e dove nel frattempo tutto è cambiato. Se non si è adeguatamente strutturati si rischia di retrocedere subito.
Certo per noi squadra del Sud è già difficile la permanenza in serie B: Quest’anno siamo stati straordinari arrivando quinti: ma è bene ricordare che le prime 3 classificate appartenevano tutte a holding straniere. In serie A poi sono solo 2 le squadre del Sud. Per le dinamiche della serie A, il sud rischia di rimanerne completamente fuori!”
Il ruolo di moglie del presidente di una squadra di calcio può essere complesso. Come riesce a bilanciare la sua vita personale con le responsabilità e le pressioni legate alla gestione del club? “Mio marito tratta la squadra di calcio al pari di una delle sue Aziende, forse mettendoci più cuore.
Lo stress è elevato e un po’ coinvolge tutti noi, perchè il Catanzaro calcio non è solo una squadra ma è un simbolo e quando andiamo in trasferta in tutta Italia, l’affetto e l’orgoglio che leggiamo negli occhi dei tifosi, ci scalda il cuore e ci commuove. Per molti di loro, che arrivano alle partite (specie alle trasferte nel nord Italia), da tutta Europa, è una rivalsa, è un modo di sentirsi ancora a casa. Ecco perché avvertiamo tutti una responsabilità molto forte. L’orgoglio di appartenenza unisce i catanzaresi sparsi nel mondo e noi vogliamo che, ovunque siano costretti a vivere, siano fieri di tifare e di seguire le Aquile”.
Guardando al futuro, quali sono le sue speranze e aspettative per la prossima stagione? Ha qualche suggerimento o desiderio particolare per migliorare la squadra e raggiungere l’obiettivo della promozione in Serie A?
“A questa domanda è meglio risponda il Presidente, che sta mettendo in campo tutte le risorse e le competenze possibili e necessarie, affinché il prossimo campionato sia all’altezza di quello appena concluso”.