Ormai manca davvero poco, e le luci del “Ceravolo” si accenderanno per mandare in scena Catanzaro – Cremonese, gara di andata delle semifinali per la promozione in Serie A.
Sulla carta c’è un abisso, i lombardi reduci dalla retrocessione della scorsa stagione dalla Serie A, sul versante opposto i calabresi reduci invece dalla promozione dalla Serie C. Dovrebbe esserci un mondo di mezzo ed invece il campo ha detto che le due squadre hanno viaggiato sulla stessa scia, quarta la Cremonese e quinto il Catanzaro, 7 punti di differenza in classifica due pareggi a reti bianche nelle gare di campionato. E per il Catanzaro anche i complimenti del tecnico grigiorosso, Giovanni Stroppa: “Siamo due squadre simili, che attuano il principio del bel gioco”.
Ma in questo doppio confronto si azzera tutto, saranno due match completamente diversi, dove oltre ai valori tecnici conteranno anche, e forse di più, cuore testa e gambe.
“Sono sereno – esordisce Vivarini – in queste 48 ore abbiamo lavorato esclusivamente al recupero delle energie fisiche. Il resto viene da sé, sono partite che si preparano da sole”
Ovviamente il passaggio del turno si gioca nei due match complessivi e qui Vivarini e molto pratico nell’analisi: “Non c’è nulla da guardare indietro, conta solo quello che andremo a fare in questi 180 minuti. Noi abbiamo la consapevolezza di potercela giocare alla pari con tutti, e lo faremo anche contro la Cremonese sia in casa nostra che in casa loro”.
Spostandoci sulle dichiarazioni di Stroppa che di fatto ha messo le due squadre sulle stesso livello il tecnico delle Aquile è in perfetta sintonia: “È la bellezza del calcio, noi in questo campionato siamo stati capaci di mettere in campo quei valori di squadra, di gruppo che hanno esaltato il nostro gioco portandoci fino alla semifinale. È stato un lavoro di gruppo e non solo per quanto riguarda i miei ragazzi, la società tutta , con il presidente Noto in testa ha lavorato con serietà e professionalità per arrivare fino ad oggi. Ora vediamo che succede, di certo vogliamo giocarcela fino in fondo”.