Una cosa è certa: comunque vada, è stato un successo! Un’emozione che rimarrà per sempre indelebile nei cuori di tutti i catanzaresi e nella frustrazione di chi ha tentato di gufare!
Che campionato! E che grande soddisfazione arrivare alle semifinali per la promozione in Serie A!
Di fronte a squadre con un monte ingaggi triplo del nostro, come la Cremonese con 22,21 milioni di euro (quarto ingaggio della Serie B), il Venezia con 20,92 milioni di euro (quinto ingaggio), il Palermo con 17,82 milioni di euro (ottavo ingaggio) e il Catanzaro con soli 7,38 milioni di euro (quattordicesimo ingaggio), abbiamo dimostrato il nostro valore.
Come se non bastasse, il percorso delle nostre Aquile nei play-off è stato ostacolato anche dagli infortuni, con 4 giocatori fuori: Ghion, D’Andrea, Ambrosino e Situm.
Eppure, questi ragazzi guidati dal tecnico Vivarini non si sono arresi. Oltre alla tecnica, ci è voluto un grande cuore per superare gli ostacoli e raggiungere quel pareggio contro il Brescia al 96° minuto, che ha spalancato le porte delle Semifinali.
Il tempo di gioire è breve: bisogna subito tornare in campo, questa volta con un altro ostacolo, il fiato corto. A differenza della Cremonese, che arriva alle semifinali con 11 giorni di riposo grazie al regolamento, il Catanzaro scende in campo dopo solo 48 ore dal tiratissimo match contro il Brescia durato 134 minuti!
Un’altra cosa è sicura: lo stadio “Ceravolo” tutto esaurito dovrà essere il fiato nei polmoni per Iemmello e compagni.