Febbre da playoff? Per ora è solo un raffreddore. Sarà che ancora siamo alla prima fase, sarà che non c’è pressione di vincerli, sarà che ci si fida tanto della squadra, sarà anche per una questione scaramantica, ma l’aria in città non sembra frizzantina come altri precedenti. Lo stadio sarà pieno, è vero, ma è nelle rughe e nei vicoli della città che, benchè l’argomento sia di stretta attualità, le sensazioni sono di calma e tranquillità. D’altronde, l’obiettivo è stato già raggiunto e “comunque vada sarà un successo” con la speranza, ovvia, di far scoppiare questa calma e farla diventare entusiasmo alle stelle.
Un passaggio che, inevitabilmente, vedremo sempre più orientato alla passione se i ragazzi di Vivarini dovessero andare avanti in questa avventura chiamata playoff. Se tutto ciò andasse come si spera, ecco che allora avremo molte più manifestazioni plastiche di tifo di quelle che per ora si vedono in città. Se in altri anni, infatti, abbiamo visto vetrine a festa, locali organizzati per trasmettere il match, personalità più o meno importanti riempirsi la bocca tramite i successi del Catanzaro, ad oggi, ancora, tutto questo non c’è. Per adesso, girando per la città, poche le iniziative in cui si lega la forza attrattiva del Catanzaro a un legittimo sviluppo di marketing e pubblicità.
Come nei due esempi che riportiamo. Il primo è di un negozio di una nota compagnia telefonica che sponsorizza un’offerta speciale di internet e canali tv, mettendo in evidenza come con la stessa, a un prezzo conveniente, si possano vedere tutti i playoff di serie B. Una bella trovata per pubblicizzare un prodotto usando lo splendido momento delle Aquile che attraggono senza dubbio di più di una serie tv, un film, o altre partite che in tempi di magra calcistica giallorossa, avrebbero fatto da spinta per pubblicizzare l’offerta. È la forza del Catanzaro, il suo aspetto di catalizzatore sociale ed economico di cui troppo spesso ci si dimentica. Alla principale squadra della Calabria, quando vola in campo, infatti, si associano diverse e variegate iniziative, anche culinarie. Come quel bar del centro che pubblicizza dei cannoli giallorossi, definendoli imbattibili. Chiaro riferimento alla bontà degli stessi, collegato alla speranza che imbattibili lo siano anche le Aquile sul campo. Ma occhio a tenere il prodotto esposto, in caso di gara col Palermo… partita che vorrebbe dire solo una cosa – indicibile per scaramanzia – ma che porterebbe a far riaffiorare nei negozi, sui social, nei locali, tra le rughe una passione senza fine, un’adrenalina pazzesca e una febbre altissima. Altro che raffreddore.
Commenta con faceboock