A proposito della Cremonese la prima cosa da dire è che la squadra è stata costruita per un pronto ritorno in serie A con un organico di assoluto spessore, che a gennaio è stato impreziosito dagli arrivi del trequartista Falletti e l’ala sinistra Johnsen. Tuttavia il percorso è iniziato in salita, già a metà settembre dopo appena 5 partite la società ha deciso per l’esonero di Ballardini (per l’ex tecnico 3 pareggi, 1 vittoria e 1 sconfitta) ingaggiando Giovanni Stroppa, uno che ha già vinto in serie B con Crotone e Benevento.
L’attuale terzo posto in classifica è motivato dalla miglior difesa del torneo (appena 28 i gol subiti), ma anche e soprattutto da una serie di alternative tattiche che consentono a Stroppa di giocare con due punte oppure con un trequartista dietro la punta. Diverse le alternative nella linea di centrocampo soprattutto nell’utilizzo delle mezzali che possono essere offensive piuttosto che di maggior contenimento in base all’avversario.
Nel 3-5-2 di Stroppa il ruolo chiave lo rivestono i giocatori sulla trequarti, cioè quelli che ricevono fra le linee. Generalmente alla prima punta (Coda oppure Tsadjout) segue la figura di un trequartista (Vazquez), con Johnsen impiegato come mezzala (il giocatore nasce come esterno di sinistra) che ha il compito di aprire la giocata inserendosi a ridosso della linea avversaria. Questa predisposizione della mezzala sinistra a svolgere compiti offensivi alleggerisce il lavoro del quinto di centrocampo che può garantire il proprio supporto sia davanti che dietro. La Cremonese, quindi, è una squadra che attacca gli spazi, ma non presta il fianco. E anche questo è uno dei piccoli segreti della tenuta difensiva, insieme al fatto che le ultime due linee giocano molto corte. Nelle scelte dell’allenatore si vede una grande modularità dell’assetto tattico in ragione della partita che si va ad affrontare, ma anche in funzione delle caratteristiche tecniche della panchina di cui annoveriamo Afena-Gyan, Bonaiuto e Zanimacchia su tutti.
SVILUPPO
Nella sottofase di sviluppo ciò che emerge sono le rotazioni delle due mezzali (Falletti e Collocolo) che si muovono da dx a sx, e viceversa, senza dare punti di riferimento. Questo tipo di movimenti a incrocio orizzontale è orientato ad attrarre l’avversario su un lato per poi attaccare quello debole.
In foto 1 la situazione di gioco vede la Cremonese aver superato la prima linea di pressione avversaria (appena accennata con un giocatore tagliato fuori rapidamente) con il centrale Lochoshvili appoggiare corto per Falletti che apre sul lato opposto dove Collocolo è liberissimo di eseguire un comodo traversone in area.
In foto 2 invece Falletti e Collocolo hanno invertito la posizione. Falletti si muove insieme alle due punte verso il portatore, tuttavia Collocolo dal versante sinistro apre per il braccetto di desta Antov che attacca lo spazio. L’evoluzione della manovra vede dunque la Cremonese sfruttare la giocata in ampiezza.
RIFINITURA
Nella partita analizzata Johnsen è impiegato come seconda punta. Il giocatore viene utilizzato da Stroppa anche come mezzala ed ha sicuramente nelle corde la capacità di giocare fra le linee. Calciatore molto duttile che sa strappare nello spazio breve e innescare giocate di qualità.
In foto 3 vediamo una situazione atipica e cioè Majer salire molto alto dettando il passaggio fra le linee. Dopo un’azione con circolarezione di palla da sinistra a destra, la sfera torna fra i piedi del centrocampista che guadagna metri di campo (confrontare la posizione di Majer con le foto 01 e 02) per cercare Johnsen fra le linee. La seconda punta effettua una rapido uno-due con Tasdjout facendo un movimento semicircolare per ricevere e scaricare corto. L’uno-due è micidiale e consentirà a Tsadjout di tirare a rete da posizione centrale.
Nell’aggressione degli spazi gioca un ruolo chiave anche il braccetto di destra Antov, che abbiamo già visto partecipare alla sottofase di sviluppo in posizione decisamente molto avanzata rispetto la linea di difesa. In foto 4 lo vediamo addirittura tagliare in area ricevendo il passaggio da Falletti a testimonianza di quanto la Cremonese sia abile nel proporsi con tutti i giocatori di movimento nel cercare la giocata vincente. L’inserimento di Antov nasce da due situazioni: la prima vede la posizione larga del quinto di centrocampo a destra che impegna il terzino avversario a non rompere la linea, la seconda invece è l’errata valutazione dell’avversario sulla reale possibilità che il difensore possa aggredire lo spazio puntando verso la porta.
HEATMAP
Nella heatmap mostriamo la porzione di campo in cui opera il braccetto di destra Antov. Come si evince il ruolo non è affatto prettamente difensivo, ma al contrario il giocatore partecipa attivamente proponendosi con inserimenti centrali libero da marcature. Quando si propone in fase offensiva, l’avanzata di Antov è coperta dai movimenti a scalare degli altri due centrali oppure dal ritorno del quinto di centrocampo, ma questo non impedisce alla Cremonese di esporsi a pericolose transizioni negative in campo aperto.