Sulle immagini che vi mostriamo, se fossero state della partita Inter – Juventus, giusto per citare una partita di cartello in Serie A, le avremmo viste e riviste centinaia di volte da Sky a Dazn passando per i moviolisti di Rai e Mediaset, e del povero arbitro Rapuano si sarebbe chiesta la testa.
Ma le immagini che vi mostriamo sono di Catanzaro – Ascoli 3 – 2, gara di Serie B del 10 febbraio, quelle che non vedrete mai commentare a nessun moviolista e nessun commentatore.
Minuto 83:16 in area ascolana, siamo sul risultato di 2 – 2 l’attaccante catanzarese Ambrosino impatta la palla di testa il difensore Mantovani la colpisce con la mano-braccio. Non si capisce perché l’arbitro Rapuano, a circa 7-8 metri e in linea con la visuale dell’azione, non interviene. Non interviene neanche il Var. Un doppio clamoroso errore.
Regolamento fallo di mano:
Sarà considerato fallo di mano al verificarsi di una di queste condizioni :
1) Tocco volontario
2) Posizione innaturale, anche se involontaria, quando il braccio è in linea con le spalle, o sopra le spalle, o lontano dal corpo. A prescindere dalla distanza tra chi tira e chi colpisce di mano.
eccezioni:
1) nel caso in cui chi calcia il pallone colpisca la sua stessa mano, in quel caso non è fallo.
2) se il pallone in precedenza impattata prima con un’altra parte del corpo, in quel caso non è fallo.
Ed ecco perché, regolamento alla mano sbaglia anche il Var, perché non interviene su ciò che è sfuggito all’artbitro:
Il VAR è un ufficiale di gara, con accesso indipendente ai filmati della gara, che può assistere l’arbitro soltanto in caso di “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” in relazione a: rete segnata / non segnata. calcio di rigore / non calcio di rigore. espulsione diretta (non seconda ammonizione).
Nel caso dell’episodio che vi abbiamo documentato il rigore è netto ed a sbagliare sono in due, arbitro e var