Il viaggio di avvicinamento al match non è dei migliori per l’Ascoli di mister Fabrizio Castori alle prese con diversi infortuni soprattutto nel reparto avanzato, dove l’assenza di Mendes è una perdita importante, meno evidente quella di Nestorovski su cui i bianconeri non hanno potuto fare affidamento già da diverse settimane. Agli attaccanti si aggiunge quella del difensore Gagliolo, arrivato con la sessione invernale del calciomercato. A questi vanno aggiunti gli infortunati di lungo corso Kraja e Bodgan.
E ai problemi di infermeria si aggiungono i problemi ambientali sfociati nella contestazione della tifoseria all’indomani della sconfitta casalinga contro il Sudtirol (1-2), non è quindi un buon momento, l’Ascoli viaggia sull’orlo di un precipizio di una crisi di nervi e la trasferta a Catanzaro non capita nel momento migliore.
Catanzaro che invece sta recuperando gioco, risultati ed autostima, due pareggi negli ultimi due turni (1 – 1 al “Ceravolo” contro il Palermo e 1 – 1 nella trasferta contro lo Spezia) supportati soprattutto dal gioco, alzano l’asticella dell’entusiasmo tra i ragazzi di Vivarini che contro l’Ascoli dovrà rinunciare a Ghion, ormai fermo da diverse settimane per infortunio e all’estroso centrocampista belga Jari Vandeputte. Due autentici pezzi da novanta, la cui assenza potrebbe non essere avvertita in maniera significativa grazie ad una rosa ampia e soprattutto che assicura al tecnico delle Aquile i ricambi necessari che bene si incastrano nel suo scacchiere tattico.
In difesa l’arrivo di Antonini, autore di una prova maiuscola all’esordio dal primo minuto a La Spezia crea abbondanza nel reparto difensivo anche grazie al rientro dalla squalifica di Brighenti e c’è molta attesa e curiosità nel conoscere le indicazioni dell’assetto difensivo titolare. Se fossimo stati nella stazione scorsa non avremmo avuto dubbi sulla difesa schierata a tre con Scognamillo, Brighenti e Antonini, ma nell’attuale stagione il tecnico giallorosso ha sempre schierato una difesa a quattro, con un terzino bloccato a sinistra (Veroli) mentre a quello di destra (Situm) è concessa libertà di azione.
Con una difesa a quattro potrebbe schierare Scognamillo a sinistra, Brighenti e Antonini centrali e Situm a destra,
Vivarini potrebbe optare per un ritorno con la difesa a tre? Lo stesso tecnico lo ha escluso nelle scorse settimane, dichiarando “Da questo modulo che ci ha dato grandi soddisfazioni non ci discostiamo”, e non abbiamo motivo di dubitarne, anche perché, l’assenza di Vandeputte con la probabile sostituzione di Stoppa sull’out sinistro esterno del centrocampo, con una difesa a tre ed un centrocampo che ritornerebbe a cinque, non assicura con l’ex blucerchiato quella copertura in fase difensiva, idem se in sostituzione di Vandeputte fosse chiamato Brignola. Discorso opposto se Veroli dovesse scalare in avanti, non assicurerebbe invece quel contributo costante in fase offensiva.
Una soluzione, (per il 3-5-2) restando nel campo delle ipotesi ci sarebbe, per le caratteristiche dei ragazzi a disposizione di Vivarini, e mai adottata dal tecnico, quella di spostare a sinistra Situm, posizione in cui può giocare, e mettere a destra Oliveri entrambi capaci di assicurare un contributo sia in fase difensiva che offensiva.
Naturalmente la soluzione la conosceremo solo un’ora prima della gara, quando sarà diramata la distinta ufficiale delle formazioni in campo.
Io continuo a leggere anche su altri siti degl’infortuni e probabili defezioni dell’Ascoli. Secondo me questo non deve interessarci. Concentrazione solo a fargli pagare l’andata.