Arriva la terza sconfitta consecutiva (settima stagionale)ma quello che lascia perplessi che il Catanzaro di oggi è davvero troppo brutto per essere il Catanzaro di Vivarini. Confusionario e pasticcione con una serie interminabile di passaggi sbagliati e sempre in ritardo sulla palla. Se la Reggiana ci avesse messo sotto ce ne saremmo fatti una ragione, ed invece no, ancora una volta sono i ragazzi di Vivarini ad essere croce e delizia del loro destino.
Un Vivarini che non ti aspetti, che schiera una formazione inedita con ben 4 novità dal primo minuto rispetto al precedente match. In attacco, vista la pesante assenza di Iemmello (Donnarumma non è mai pervenuto!) il tandem d’attacco è composto da Ambrosino e D’Andrea mentre sulla mediana si preferisce un centrocampo operaio con l’innesto di Verna e Pontisso rispetto all’estro e alla fantasia di Ghion e Pompetti, in difesa c’è il ritorno di Situm in sostituzione di Katseris e l’impiego di Krastev all’esordio dal primo minuto in sostituzione di Krajnc.
Una minirivoluzione che di fatto è stata una involuzione verso il peggior Catanzaro di tutta la stagione, incapace di creare una sola occasione degna di quel Catanzaro che nella sconfitta contro il Brescia ha strappato applausi a scena aperta.
L’unica fiammata degna di cronaca è quella al 5’ di gioco con Bardi che respinge un tiro di Sounas ed in rapida successione il tiro di D’Andrea che in posizione diagonale termina di poco fuori. All’ottavo brivido per la difesa giallorossa a cui serve un super Fulignati per salvare la porta su conclusione ravvicinata di Gondo.
Al 41’ l’episodio che decide il match, punizione per la Reggiana battuta da Kabashi e colpo di testa di Girma che sarà decisivo. Si tratta della settima rete su palla inattiva subita dal Catanzaro.
E’ tutta qui Reggiana – Catanzaro il secondo tempo non regala azioni degna di cronaca
Reggiana (3-4-1-2): Bardi, Sampirisi, Szyminski, Marcandalli, Fiamozzi, Kabashi, Bianco, Pieragnolo (Libutti dal 46), Girma(Melegoni dal 93’) , Crnigoj (Portanova dal 66’), Gondo (Antiste dal 74’).
Allenatore: Nesta
A disposizione: Sposito, Satalino, Varela, Lanini, Lubutti, Romagna, Nardi, Antiste, Pajac, Melegoni, Portanova.
Catanzaro (4-4-2): Fulignati, Scognamillo, Brighenti, Krastev (Krajnc dal 62’), Situm, Pontisso (Stoppa dall’83’), Verna (Ghion dal 46’), Vandeputte, Sounas (Biasci dal 46’), D’Andrea (Oliveri dall’81’), Ambrosino
Allenatore: Vivarini
A disposizone: Sala, Borrelli, Brignola, Ghion, Stoppa, Pompetti, Biasci, Krajnc, Oliveri, Miranda, Katseris.
Arbitro: Camplone
Assistenti: Botteghoni – Miniutti
Quarto uomo: Turrini
Var: Maggioni
Avar: Perenzoni
Ammoniti: Scognamillo, Pieragnolo, Sounas, Ghion, Ambrosino, Bianco, Stoppa
Marcatore: al 41’ Girma
La pausa arriva al momento giusto,anche perché arriva il calcio mercato.Bisogna stare attenti perché questa squadra vive di equilibri molto sottili, e 6 sconfitte in 9 partite sono più che un campanello d’allarme. Per me il mister oggi con le scelte iniziali, ha voluto mandare un chiaro messaggio a chi di dovere. Ricordate quando a fine campionato si protrasse la trattativa per il suo rinnovo e diceva: la B è un’altra cosa bisogna aumentare la “cilindrata”. Credo che indipendentemente dalla classifica che al momento è discreta,la cilindrata non è stata aumentata, anzi, abbiamo perso Martinelli oltre al suo valore tecnico ci manca il suo carisma.