Il Catanzaro in Serie B potrà contare su un tesoretto che vale 8 milioni di euro. Sono gli introiti derivati dai diritti televisivi che con l’ufficializzazione dei calendari della stagione 2023-2024 saranno subito disponibili nelle casse della società di via Gioacchino da Fiore.
Gli 8 milioni sono derivati dagli introiti della legge Melandri e dei diritti televisivi, che la Lega B ha ceduto fino al 2024 a Sky, Dazn ed Helbiz.
Si tratta di un po’ di ossigeno per le Aquile che nell’ultima stagione di Serie C, quella in corso ha speso indicativamente circa 5,5 milioni di euro lordi di monte ingaggi, cifra che in Serie B è destinata a lievitare
I diritti della Serie B sono stati assegnati nel 2021 per tre stagioni in maniera non esclusiva. Ad aggiudicarseli sono stati DAZN, Sky ed Helbiz, per un totale di 48 milioni di euro, il doppio rispetto ai 24 milioni circa incassati con il ciclo precedente.
Volendo approfondire la ripartizione dei diritti televisivi, un importante parametro è il bacino d’utenza. Per bacino d’utenza si intende il numero di tifosi e la popolazione che vive nel territorio della rispettiva squadra.
Tale parametro corrisponde al 30% del totale dei ricavi derivanti dai diritti tv. Tale 30% viene poi suddiviso a sua volta in 25%, in base al numero dei tifosi, e 5% in base alla popolazione. Il numero di tifosi viene quantificato in base al numero degli abbonati/spettatori allo stadio, e in base al numero di spettatori che seguono le partite in tv.