Le pagelle del match Bari – Catanzaro 2-2
Fulignati 5,5 – Non impeccabile nella circostanza che porta il Bari in vantaggio. Incolpevole, invece, nella seconda marcatura dei padroni di casa. Sereno nell’ordinaria amministrazione. Difettoso.
Katseris 6,5 – Presidia discretamente la corsia di competenza, provando anche qualche strappo offensivo. In uno di questi, allo spirare del primo tempo, ricevuta palla da Sounas sulla corsa, serve l’assist per il punto del 2-1. Efficiente.
Scognamillo 7 – Dimostra, fin da subito, che la cattiva prestazione di sette giorni prima è stata soltanto un episodio. Disputa una gara di ottimo livello, vincendo quasi tutti i duelli individuali, e sovente prendendosi la responsabilità di avviare l’azione dal basso. Attento
Brighenti 7 – In linea di massima, il giudizio è identico a quello espresso per il compagno di reparto. Prestazione priva di gravi sbavature, degna del calciatore tante volte ammirato dai tifosi delle Aquile. Solido
Veroli 5 – Dopo un promettente primo tempo, va in enormi difficoltà in avvio di ripresa. Almeno tre errori gravi nello spazio di dieci minuti, fra cui la pessima lettura del cross dalla sinistra su cui il Bari trova il pareggio. Si riprende nell’ultimo terzo di match, ma la valutazione generale non può essere positiva. Incerto
Sounas 7,5 – Una prima frazione da urlo, in entrambe le fasi. Fra l’altro, realizza il goal dell’1-1 ed entra a pieno titolo nell’azione che permette al Catanzaro di portarsi temporaneamente in vantaggio. Le energie vengono un po’ meno nella ripresa, fino alla sostituzione, ma il ragazzo greco merita comunque un volto altissimo. Sontuoso
Pompetti 6,5 – Prestazione di apprezzabile qualità sulla mediana, ancorché priva di acuti particolari. In fase di non possesso, controlla spesso da vicino l’opposto Acampora, per limitarlo nelle geometrie e nella costruzione. Sostanzioso
Verna 7 – Abbastanza rapido nei passaggi, e almeno nel primo tempo valido incursore in area opposta, in tre circostanze. Nell’ultima, realizza il goal del 2-1, impattando alla perfezione il traversone a filo d’erba di Katseris. Tanta corsa quando la sfera è fra i piedi dei calciatori locali, ma qualche problema nel posizionamento, e soprattutto nell’interdizione dell’avversario Koutsoupias. Animoso.
Vandeputte 6,5 – Pennella il cross che vale il pareggio, riesce a tenere quasi sempre basso l’opposto Dorval, ma è impreciso nella rifinitura o poco cattivo nella finalizzazione in alcune favorevoli situazioni. Può capitare: Jari non è un robot. Umano
Donnarumma 6 – Importanti segnali di crescita per un attaccante ancora non al top della condizione. Fra questi, due tentativi non fortunati (uno dopo pregevole sombrero su un avversario), ma anche tanto generoso pressing sui primi portatori di palla del Bari. Incoraggiante.
Biasci 6,75 – Parte lentamente e con qualche impaccio, ma carbura con il passare dei minuti, svariando sull’intero fronte offensivo, ma anche pressando e ripiegando quando necessario. Non fortunato, nel secondo tempo, in una conclusione dopo transizione positiva sulla mediana. Diesel.
Stoppa (dal 57’) 5,5 – Rileva Donnarumma, con compiti da seconda punta, e in particolare di tenere alta la squadra, anche con dribbling o pressing. Ci riesce soltanto a tratti. Circoscritto.
Brignola (dal 68’) 6,25 – Sostituisce Sounas, e si presenta con una finezza che manda al tiro un compagno di squadra. Nel prosieguo, non produce altre giocate grandiose in sede offensiva, ma è bravo, quanto meno, a mantenere la corretta posizione sulla corsia. Disciplinato.
Ghion (dal 68’) 8 – Avvicenda Pompetti, e si carica sulle spalle tutto il lavoro a centrocampo, tanto nella distribuzione (perfetta) quanto nell’interdizione (efficacissima) e nell’occupazione degli spazi (impeccabile). E quando parte palla al piede, o si esibisce in qualche magia, i calciatori avversari riescono a fermarlo soltanto ricorrendo al fallo. Ventisette minuti di partita (recupero incluso), ma sufficienti per guadagnarsi la palma di MVP. E chissà cosa sarebbe accaduto se la febbre sofferta nei giorni scorsi non avesse costretto il Mister a non schierarlo dal primo minuto… Grandioso.
Iemmello (dal 77’) 6 – Sul terreno di gioco al posto di Biasci. Combina poco o nulla davanti, ove, fra l’altro, perde un buon pallone per volersi avventurare in improbabile dribbling. Tuttavia, si spende molto nei rientri a centrocampo, conquistando anche un importante calcio franco, quando la squadra resta in inferiorità numerica per l’espulsione di Miranda. Sacrificato.
Miranda (dal 77’) S.V. – Subentra a Katseris e rimedia due cartellini gialli (e quindi il rosso) nello spazio di due minuti, fra l’81’ e l’83’. Ad avviso di chi scrive, almeno una delle decisioni del direttore di gara non è stata corretta. In conseguenza, il giovane difensore, al suo esordio con la casacca delle Aquile, non può essere bocciato. Naturalmente, però, il poco tempo giocato – appena sette minuti – non consente una valutazione. Ingiudicabile.
Vincenzo Vivarini 7 – Fra squalifiche (Oliveri), infortuni (Šitum) e malanni più o meno gravi (Krajnc, Ghion e Iemmello), non era facile preparare la sfida. Anche considerando che era la prima dopo la terribile scoppola subita contro il Parma. Vincenzo Vivarini, però, è grande allenatore ed anche eccellente psicologo, pur non vantando alcun titolo specifico in materia. Si è assunto personalmente tutte le responsabilità della pesante sconfitta di sette giorni prima, così assolvendo i ragazzi, e ha schierato una formazione ben compatta ed equilibrata, pienamente consapevole dei propri mezzi. Il Catanzaro ha ben giocato il primo tempo, concluso meritatamente in vantaggio, e le sofferenze del primo terzo della ripresa (inclusa la rete subita) sono dipese soprattutto da alcune deficienze nel settore di centro-sinistra (difensivo e mediano) sul quale il tecnico dovrà lavorare. Le sostituzioni, e quindi la lettura della sfida, sono apparse corrette. Forse eccessive (sebbene giustificabili) alcune proteste, che nel finale gli son costate l’espulsione. Sapiente.