L’11 gennaio 1959, il Catanzaro vive un’importante pagina della sua storia, al “Militare”, affrontando il Siracusa in una partita cruciale per le ambizioni di promozione della squadra allenata da Piero Pasinati. In quel momento, l’umore all’interno del club non era dei migliori: dopo aver perso la leadership della classifica a favore del Cosenza ed essendo stati superati da diverse formazioni avversarie, tra cui proprio il Siracusa, il Catanzaro si trovava in una situazione delicata.
La sfida contro i siciliani rappresentava quindi un autentico “dentro o fuori” per le Aquile, che dovevano necessariamente ottenere un risultato positivo per mantenere vive le speranze di promozione in Serie B.
Pasinati decide di rivedere la formazione, recuperando il portiere titolare Masci e apportando una modifica tattica che rivelerà essere vitale. Infatti, schiera il centrocampista Scroccaro, finalmente recuperato da un lungo infortunio, al posto dell’attaccante Florio.
La scelta si dimostra sin da subito azzeccata: dopo soli due minuti di gioco, Scroccaro apre le marcature, dando così inizio a una partita che si concluderà con un punteggio che entrerà nella storia del club come la seconda vittoria più ampia mai registrata. Al 15′, Ghersetic raddoppia, mentre al 37′ trasforma un calcio di rigore con grande potenza, fissando il punteggio sul 3-0 con cui le squadre si dirigono negli spogliatoi.
Nella ripresa, è Rambone a rubare la scena, realizzando un’impeccabile quadripletta in soli 25 minuti. Al minuto 81’, Ghersetic firma la sua terza rete personale, prima che Fanello concluda la serie di marcature con una doppietta realizzata all’83’ e all’89’, portando il punteggio finale a un clamoroso 10-0 in favore del Catanzaro.
Questo trionfo non solo segna una data memorabile per la squadra, ma si rivela cruciale per il prosieguo della stagione. Alla fine del campionato, infatti, il Catanzaro terminerà al primo posto, superando il Cosenza per un solo punto, riuscendo così ad ottenere la tanto desiderata promozione in Serie B.