Il Catanzaro sta per sbarcare in Sicilia, destinazione Palermo, dove ad attenderlo al “Barbera” ci sarà una squadra che vuole riscattare ad ogni costo la sconfitta di Carrara, ma il Catanzaro ci arriva con tanto entusiasmo, e con grande autostima.
La vittoria sul Brescia ha interrotto una lunga serie di pareggi, il sapore della vittoria ha assunto un gusto piacevolissimo, esternato anche in una esplosione di gioia collettiva, soprattutto quella di Fabio Caserta: “Non mi ha riconosciuto neanche mia madre, mi ha detto non ti avevo mai visto così”. Al triplice fischio finale il tecnico melitese ha esternato tutta la sua gioia saltando in campo come un ragazzino abbracciando ad uno ad uno tutti i suoi ragazzi. Gioia strameritata, soprattutto per chi come lui ha avuto un avvio difficile sulla panchina del Catanzaro, circondato anche da un muro di pregiudizi per la recente esperienza sulla panchina del Cosenza. Non è che adesso sia tutto rosa e fiori, ma le vittorie aiutano, come lo stesso tecnico sottolinea: “Avevamo bisogno di questa gioia, la meritavamo anche in altre gare e non è arrivata. Ora continuiamo con questo entusiasmo, ogni gara mette in palio tre punti e in ogni gara sono tutti importanti”.
Catanzaro che oltre all’entusiasmo porta a Palermo un Antonini in più così come Situm rientrati entrambi da un lungo infortunio: “In questi giorni abbiamo lavorato tanto, e lo faremo anche nel corso della rifinitura cercando di capire insieme ai ragazzi quanti minuti hanno nelle gambe”.
Una valutazione più che legittima che il tecnico vuole ponderare con la massima attenzione, inserire qualcuno dal primo minuto e poi doverlo sostituire rappresenta un rischio troppo grande che non si può concedere a nessun avversario, figuriamoci al Palermo: “Giocare al ‘Barbera’ non è facile per nessuno avversario, – sottolinea Caserta – ha un pubblico come quello catanzarese che spinge per novanta minuti, ma questo genere di sfide ci esalta”.
Se Antonini non sarà schierato dal primo minuto potrà ripiegare ad una difesa a quattro con Cassandro? “Non è detto, abbiamo diverse soluzioni e Cassandro può giocare anche a tre dietro. L’intenzione sarebbe quella di giocare con quello che oggi risulta essere il modulo che ci sta dando più soddisfazioni (3-5-2 n.d.r.) in questa settimana abbiamo provato diverse soluzioni che mi hanno soddisfatto, di certo in campo ci andrà la formazione che mi garantisce sempre il meglio, sia come uomini che come modulo”.
Palermo anche lui alle prese con l’emergenza in difesa: “Hanno una rosa di grande qualità, costruita per stare in alto, anzi per giocarsi la promozione diretta. Non scendo nei problemi del Palermo, noi ci siamo preparati per affrontarli su ogni evenienza tattica, ma come dico sempre, per prima cosa dobbiamo guardare sempre in casa nostra conoscendo potenzialità e forza della nostra squadra perché sappiamo di poter fare bene ovunque”.