Il campionato di Serie B 1975-76 fu più equilibrato del solito alla vigilia della 29ª giornata ben 9 squadre si contendevano la promozione in Serie A, il Varese capolista a quota 34, a seguire Genoa e Catanzaro a 33, Ternana e Novara a 32, Brescia e Foggia a 30 e distaccate di una sola lunghezza Spal, Pelemo e Sambenedettese a quota 29.
La 29ª giornata il programma il giorno di Pasqua, datata 18 aprile 1976, a Catanzaro proponeva uno scontro diretto tra le Aquile del Sud ed il Novara di Garella, Menichini e Rocca.
L’allenatore catanzarese Gianni Di Marzio schierò a sorpresa La Rosa spedendo in panchina Palanca. Una mossa che non gli diede ragione, al 65’ l’ex Piccinetti gelo il vecchio “Militare” portando il Novara in vantaggio.
Di Marzio corse subito ai ripari ed effettuò il cambio al 68’ spedendo in campo Palanca in sostituzione di Maldera.
“Piedino di Fata” diede vigore all’attacco catanzarese, e in una delle sue giocate fu atterrato da Lugnan sulla linea laterale del campo, travolgendo un guardalinee che non fu in grado di riprendere la partita a causa di una triplice frattura alla gamba.
A seguito dell’infortunio l’arbitro internazionale Lattanzi, secondo il regolamento vigente all’epoca, chiese alla società dell’U.S. Catanzaro di diramare un appello attraverso lo speaker chiedendo a chi, in possesso di tessera di arbitro, di presentarsi a bordo campo.
Si presentò a Lattanzi il signor Mario Negro, già in campo in qualità di fotografo per “Ale Catanzaro” e in possesso di tessera di arbitro, per cui da regolamento l’arbitro autorizzò la “sostituzione” e fece riprendere la partita.
A 5 minuti dalla fine arrivò il pareggio di Palanca che sancì il risultato di 1-1.
Dopo la partita il presidente dell’U.S. Catanzaro, don Nicola Ceravolo annunciò ricorso, sostenendo che la tessera arbitrale di Negro non era più valida e che quindi la gara sarebbe doveva essere invalidata e quindi da ripete. Il Novara rispose con un contro-ricorso, chiedendo la vittoria a tavolino.
Dopo diverse schermaglie i vari gradi di giudizio della FIGC fu stabilita la ripetizione della partita.
Si rigiocò il 17 giugno 1976 ed il Catanzaro conquisto un importante successo per 3-0 (doppietta di Palanca e rete di Improta) che contribuì a spianare la strada verso la promozione in Serie A raggiunta a fine campionato insieme a Genoa e Foggia tutte e tre classificate a quota 45 punti.