Il Catanzaro continua a vivere un periodo difficile a causa di un’incessante sequela di infortuni che ha colpito la squadra. Questa stagione si sta rivelando particolarmente complicata, segnata da numerose indisponibilità che mettono a dura prova le scelte del tecnico Fabio Caserta. In vista della prossima trasferta contro la Carrarese, oltre a D’Alessandro e Antonini già out, il mister dovrà, con ogni probabilità, fare a meno di due pezzi importanti del suo scacchiere: Giacomo Quagliata e Mario Situm.
Il croato Situm, finora protagonista di un’annata altalenante, ha già subito vari stop e, a seguito di una risonanza magnetica effettuata questa mattina, lo staff medico ha ritenuto opportuno adottare un approccio cauto riguardo al suo impiego. Una decisione, questa, motivata dalla necessità di salvaguardare il giocatore in vista del prosieguo della stagione, dove ogni presenza potrebbe risultare cruciale.
Ma i guai per il Catanzaro non finiscono qui. Giacomo Quagliata ha mostrato segnali di affaticamento durante l’allenamento odierno, girando a ritmi decisamente bassi. Le prime indicazioni suggeriscono che anche per lui la trasferta a Carrara appare fortemente a rischio. La sua assenza sarebbe un ulteriore colpo per il team, che deve affrontare una fase della stagione già complicata.
Questa emergenza infortuni costringe Caserta a rivedere le sue strategie e a cercare nuove soluzioni. Con una rosa ridotta e diversi titolari indisponibili, sarà fondamentale per il Catanzaro adattarsi velocemente e trovare la giusta chimica tra i giocatori disponibili. La partita contro la Carrarese si preannuncia impegnativa, e tutti gli ultimi dubbi saranno sciolti soltanto nella giornata di domani quando la squadra effettuerà la rifinitura per poi trasferirsi in Toscana dove sabato alle ore 15 sarà impegnata allo “Stadio dei Marmi” contro la Carrarese.
Non è una casualità, sta allo staff capire perché molti calciatori non reggono.Ormai la stagione si sta concludendo con la salvezza acquisita. Per altri traguardi bisognerà migliorare non solo l’organico dei calciatori