Pigliacelli 7 – Risponde presente nelle rarissime occasioni (due in tutto l’incontro) in cui il Cosenza prova a rendersi insidioso dalle sue parti. Per il resto, fa quasi da spettatore al trionfo.
Brighenti 8 – Attento, lucido nel settore di pertinenza, esperto, si rende protagonista di gara priva di errori.
Scognamillo 8 – Guida da autentico leader il pacchetto arretrato e si dimostra baluardo invalicabile per i calciatori che provano ad attaccare dalle sue parti, non fallendo alcun intervento.
Bonini 9 – Di mestiere fa il difensore, e lo esercita bene, benissimo, non concedendo alcuno spazio agli attaccanti che si affacciano nella sua zona. Ogni tanto, però, decide di trasformarsi in attaccante, realizzando il punto del 3-0 (sesto sigillo personale in stagione), od anche in rifinitore, servendo l’assist che vale il quarto goal. Prestazione superlativa.
Šitum 8 – Nel primo terzo di match è un alieno: accelera di continuo, facendo letteralmente ammattire i malcapitati avversari. Soprattutto, al minuto 20, raccoglie un cross di Quagliata, proveniente da sinistra, e di tacco spalanca a Pietro Iemmello la via per la prima marcatura di giornata. In seguito, ricorda di essere un terrestre e placa il suo furore, mantenendo però sempre di buon livello l’intensità e la concentrazione, tanto da commettere una sola leggerezza verso l’ottantesimo giro di lancette, qualche secondo prima di cedere il posto a Cassandro.
Pompetti 9 – Autore della splendida rete, in avvio di ripresa, che consente al Catanzaro di portarsi sul 2-0. Segnatura a parte, performnce di notevoli qualità e quantità in mediana, peraltro con eccellente interpretazione del ruolo di play dopo che Jacopo Petriccione è costretto ad abbandonare la contesa.
Petriccione 8 –Regista basico, a tratti quasi scolastico, ma molto intelligente. Collega ed equilibra la squadra, detta i ritmi di gioco, sempre con somma lucidità. In interdizione fa costantemente avvertire la sua presenza. Partitona, quindi, con l’unico neo di un giallo (giusto) rimediato nel secondo tempo.
Pontisso 7 – Motivato e tutto sommato abbastanza efficiente in entrambe le fasi, ma non in perfette condizioni fisiche. Difatti, è sostituito dopo l’intervallo fra le due frazioni.
Quagliata 8 – Un martello sul lato mancino, mette in continua difficoltà il dirimpettaio Ciervo, eroe di casa nella gara di andata, disputata nel giorno di santo Stefano. Dal piede sinistro di Giacomo parte il traversone, nel primo tempo, che Šitum raccoglie e traduce in sensazionale assist per Pietro Iemmello nella situazione in cui le Aquile trovano il vantaggio. Quando si tratta di difendere, l’ex Cremonese è sempre sul pezzo.
Iemmello 9 – Trasforma in oro il delizioso servizio di Mario Šitum, mettendo a segno il primo goal di giornata. Una marcatura che gli consente di issarsi al primo posto della classifica cannonieri, a quota quattordici, in coabitazione con Francesco Pio Esposito, in forza allo Spezia. Di là dell’episodio, lo Zar è una furia per tutto l’incontro: lotta su diversi palloni, ne smista in quantità industriale, agendo da elegante trequartista, è prodigo di consigli per i compagni. Calciatore di categoria superiore.
Biasci 7 – Non va personalmente a segno, ma è abile negli scambi ed a muoversi con intelligenza e mestiere sul terreno di gioco, aprendo spazi d’azione per i compagni di squadra.
Ilie (dal 46’) 9 – Rileva Pontisso dopo l’intervallo e si rivela un autentico crack. Si agita con classe e leggiadria con la sfera fra i piedi, sapendo sempre come trattarla con cura e sapienza estreme. Suoi, infatti, sono gli assist per la seconda e la terza rete, realizzate rispettivamente da Pompetti e Bonini. Ed ancora del giovane romeno sono tanti passaggi precisi a beneficio degli altri ragazzi in maglia giallorossa. Né il numero 8 si tira indietro quando è necessario interdire o chiudere linee di passaggio avversarie: al contrario, anche in questi momenti il suo contributo è enorme. Insomma, la prestazione di Rareș Andrei può essere riassunta in una voce onomatopeica. Wow!
Buso (dal 59’) 7 – Subentra a Biasci. La sua voglia di mettersi in mostra lo conduce a qualche errore banale (ma non grave). Tuttavia, in una giornata di autentica gloria, se ne vuol premiare l’impegno .
Coulibaly (dal 64’) 8 – Avvicenda Petriccione, e pochi minuti dopo il suo ingresso mette a segno il punto del 4-0, di testa, su cross da sinistra di Federico Bonini. Poi partecipa all’accademia che va in onda sul prato del Nicola Ceravolo, senza disdegnare un fantastico passaggio a lunga gittata verso il lato mancino.
Antonini (dall’81’) S.V. – Sul terreno di gioco al posto di Bonini per gli ultimi scampoli di un match su cui è già calato il sipario. Non è valutabile.
Cassandro (dall’81’) S.V. – Qualche minuto nel finale in luogo di Mario Šitum. Ingiudicabile.
Fabio Caserta 9,5 – In settimana, dopo la brutta prova in quel di Cremona, è bravo a non soffermarsi con i calciatori su quella gara, preferendo lavorare sulla loro concentrazione in vista del derby, ed ovviamente sulla relativa tattica da adottare. Grande psicologo, quindi, oltre che tecnico. In quest’ultima veste, ad ogni modo, prepara la partita in maniera superba. Fabio sa che il Cosenza, a Catanzaro, ha un solo risultato a disposizione per coltivare ambizioni di permanenza in cadetteria, ma è anche consapevole che la stessa formazione bruzia, con il massimo rispetto, non è esattamente il Barcellona o il Real Madrid in sede offensiva. In conseguenza, è necessario sfruttare gli spazi che giocoforza si apriranno nella retroguardia di un undici confusamente e debolmente proiettato in attacco. Attenzione, concentrazione, pazienza, corsa, cattiveria agonistica, reparti corti, utilizzo delle fasce, rapide verticalizzazioni diventano quindi parole d’ordine che i ragazzi in casacca giallorossa traducono brillantemente sul terreno di gioco, dominando l’avversario senza soffrire in alcuna occasione. Il folto pubblico se ne accorge, e quando l’arbitro (molto bravo) è prossimo a decretare la fine dell’incontro, scandisce a gran voce il nome dell’allenatore. Questi, visibilmente emozionato, risponde con un cenno della mano e si lascia andare ad uno dei suoi rari sorrisi. Finalmente, dopo due anni di grandi difficoltà, ha vinto il suo primo derby. Sì… in campo sono scesi i calciatori, ci mancherebbe, ma per quanto accennato, la vittoria è anche del Mister. Forse soprattutto del Mister. In una giornata di voti altissimi (e non potrebbe essere altrimenti), a lui quello più alto.
Bel gesto dal nostro presidente per il piccolo tifoso del Cosenza” una sola parola “SIGNORE, da calabrese mi auguro con tutto il cuore che il Cosenza si possa salvare, FORZA AQUILE .