Il derby che si svolgerà nel giorno del “boxing day” segna la chiusura del girone di andata, e il tecnico delle Aquile, Fabio Caserta, sottolinea l’importanza della concentrazione della squadra. “Il derby è già una partita diversa dalle altre”, afferma il mister, aggiungendo che la concomitanza delle festività natalizie rende l’evento ancor più peculiare. Con l’intento di prepararsi adeguatamente per affrontare due gare in una settimana, la squadra ha seguito un programma di lavoro diverso rispetto al solito.
Caserta evidenzia come i membri del suo gruppo abbiano metabolizzato la sconfitta contro lo Spezia, ponendo l’accento sulla prestazione piuttosto che sul risultato finale. “È vero che alcune partite si preparano quasi da sole. Io ho cercato di parlare il meno possibile alla squadra”, prosegue, chiarendo che i giocatori sono già ben consapevoli dell’importanza di questa sfida, non necessitando di ulteriore pressione derivante dalla rivalità calcistica.
Mister Caserta riconosce il valore di questo incontro sia per le Aquile che per gli avversari: “È la partita dell’anno. Loro giocano in casa e hanno una grande voglia di tornare alla vittoria; noi però rispettiamo ogni avversario e cercheremo di disputare la nostra partita, senza farci condizionare da fattori esterni”. Tuttavia, la sua rosa presenta alcune defezioni significative. “Purtroppo, abbiamo ancora D’Alessandro fuori per un problema muscolare, e stiamo valutando se considerarlo dopo la sosta; anche Koutsoupias non è al meglio e non è stato convocato, così come Koulibaly. Questo ci lascia con due assenze a centrocampo”, spiega il tecnico.
Tra le note positive, Caserta annuncia il rientro a pieno regime di Situm, La Mantia e Antonini, invitando i suoi giocatori a “stringere i denti per queste due partite, poi approfitteremo della sosta per ricaricare le batterie”. Infine, il mister esprime il proprio rammarico per il divieto di trasferta imposto ai tifosi giallorossi. “Credo che i derby debbano essere giocati con entrambe le tifoserie presenti. La rivalità sana e gli sfottò fanno parte del calcio, e secondo me tutte le partite dovrebbero essere giocate a porte aperte”.