Le pagelle del match
Pigliacelli 6 – Nessuna responsabilità sulla rete subita nel primo tempo. Nel prosieguo, è scarsamente impegnato dai calciatori ospiti.
Brighenti 6 – Con grinta ed esperienza, si oppone con efficacia agli attaccanti avversari che transitano dalle sue parti. Invece, è piuttosto impreciso nei passaggi quando i compagni, nell’azione dal basso, si appoggiano a lui.
Scognamillo 6 – Opposto all’ottimo Francesco Pio Esposito – calciatore di categoria superiore –, riesce a vincere alcuni duelli, giocando d’anticipo, ma in altri casi ne subisce qualità e fisicità. Ammonito nella prima frazione, è correttamente sostituito al minuto 55.
Bonini 6 – Piuttosto in sofferenza nella prima parte di gara, cresce molto nella seconda, durante la quale non solo difende bene, ma spinge anche con buona frequenza.
Cassandro 5,5 – Ondivago nei primi 55 minuti di gara, nel corso dei quali ad una buona intraprendenza iniziale fanno da contraltare alcune difficoltà successive. Chiude la sfida da esterno basso, ruolo in cui sembra più a suo agio, di là di qualche limite nei cross.
Pompetti 6 – Disputa una gara priva di particolari acuti, ma comunque dignitosa in entrambe le fasi.
Petriccione 6,25 – Rapido ed abbastanza lucido nella distribuzione, fatto salvo qualche errore di misura. Generoso nella corsa, si dimostra più volte prezioso durante il non possesso. Peccato perda lo scontro fisico nella situazione in cui la squadra ospite trova il goal, altrimenti la valutazione, comunque positiva, sarebbe stata più alta.
Pontisso 5 – Piuttosto fumoso in mezzo al campo, sia in interdizione sia in impostazione. Prestazione negativa, che si interrompe qualche minuto prima dell’ora di gioco.
Compagnon 6 – Percorre tanti chilometri sulla corsia, disimpegnandosi con apprezzabile diligenza in tutte e due le fasi. Gli manca, però, il guizzo conclusivo.
Iemmello 5 – Sotto diffida, gioca con il freno a mano tirato, evidentemente per evitare situazioni che, in caso di cartellino, lo costringerebbero a saltare la prossima partita in quel di Cosenza. Nell’unica conclusione verso la porta avversaria, nel secondo tempo, non è fortunato, ma per la verità neppure molto cattivo.
Biasci 5 – Un colpo di testa – debole – nel primo scorcio di match. Poi, ben controllato dai difensori opposti, scompare o quasi dal terreno di gioco.
Antonini (dal 55’) 6,5 – Rileva Scognamillo. Fisico e dotato di grande personalità, mette il bavaglio a Francesco Pio Esposito, che cessa di essere un pericolo per la retroguardia del Catanzaro, che ha ritrovato il suo eccellente difensore.
Buso (dal 55’) 6 – Sostituisce Pontisso, ed ancora una volta ha un buon impatto sul match. Agendo da sinistra, si mette in luce con varie iniziative. Purtroppo, si spegne un po’ nel finale.
Pittarello (dal 55’) 6,5 – Subentra a Biasci, e da subito porta benefici al reparto offensivo delle Aquile. Vince numerosi duelli e va due volte personalmente alla conclusione. Se la prima è debole, sulla seconda è necessario un autentico miracolo del portiere avversario per impedire la segnatura. Prova a farsi valere come assistman, e conquista anche un calcio di rigore che, sulle prime concesso, è poi revocato dal VAR per fuorigioco millimetrico proprio di Filippo. Gara, insomma, incisiva ed incoraggiante.
Seck (dall’81’) S.V. – Sul terreno di gioco in luogo di Compagnon, non ha né il tempo né l’occasione per eventualmente mettere in mostra le sue doti.
La Mantia (dall’89’) S.V. – Avvicenda Cassandro negli ultimissimi minuti.
Fabio Caserta 6 – Un primo tempo tutt’altro che positivo, anche alla luce di scelte fedeli al credo del 3-5-2 (diventato ormai marchio di fabbrica), ma rivelatesi non ottimali in ragione delle caratteristiche dei due esterni. Molto buona, invece, la seconda parte di gara, dopo sostituzioni che hanno modificato sia il modulo – diventato 4-4-2 offensivo – sia l’inerzia. Il Catanzaro, dal minuto 55 in poi, disputa davvero una gran partita, diventando padrone del terreno di gioco, ed il pareggio – che sarebbe stato meritato – non arriva per sfortuna e per decisioni del direttore di gara molto discutibili. Non tanto per il penalty, che era stato concesso prima dell’intervento del VAR, quanto per vari fischi a sproposito e per la troppa tolleranza nei riguardi delle sceneggiate messe in atto da vari calciatori dello Spezia al solo scopo di far trascorrere i minuti. Una vergogna.
ANTONINI TITOLARE AL DERBY!!!
e vediamo di cominciare la partita con maggiore coraggio, il famoso approccio che è mancato in varie partite, sostanzialmente è questa prudenza che abbiamo i primi 20/30 minuti. Voglio vedere il 2 tempo di ieri, giocato dall’inizio, nel derby loro cercheranno di partire forte, non hanno alternativa alla vittoria e noi dovremo essere pronti e decisi, se cominciamo a giochicchiare pensando che un.pari tutto sommato vada bene, perdiamo. Mi raccomando ragazzi.