Dopo settimane di trattative e tensioni, la Serie B ha finalmente un nuovo presidente. Al terzo scrutinio, con una maggioranza netta, Paolo Bedin è stato eletto al vertice della Lega di Serie B, raccogliendo 15 voti su 20 e superando la soglia necessaria per l’elezione. Una fumata bianca tanto attesa che segna una svolta per il campionato cadetto.
La svolta decisiva è arrivata con il ritiro dalla corsa di Mauro Balata, presidente uscente, che nelle precedenti votazioni non era riuscito a trovare un consenso sufficiente per essere rieletto. La sua scelta di farsi da parte ha spianato la strada a Paolo Bedin, figura stimata nell’ambiente calcistico, noto per la sua esperienza gestionale e le sue capacità di mediazione.
“È il momento di lasciare spazio a un nuovo corso“, avrebbe dichiarato Balata in una nota che ha ufficializzato il suo passo indietro. Un gesto che ha favorito un clima più disteso, aprendo alla convergenza su Bedin.
Con i suoi 15 voti, Bedin ha dimostrato di godere di un’ampia fiducia tra i club della Serie B, un elemento cruciale per affrontare le sfide che lo attendono. La sua elezione è stata accolta positivamente anche da diversi rappresentanti del calcio italiano, che vedono in lui una figura capace di unire e rilanciare l’immagine del campionato cadetto.
Il consenso ottenuto rafforza la posizione di Bedin, ma al tempo stesso evidenzia le aspettative nei suoi confronti. Il nuovo presidente avrà infatti il compito di guidare la Serie B in un periodo storico complesso, segnato dalle difficoltà economiche post-pandemia, dai rapporti da ridefinire con la Serie A e la FIGC, e dalla necessità di attirare maggiori investimenti.
Paolo Bedin, originario di Schio, classe 1969, porta con sé una lunga esperienza nel management sportivo. Già direttore generale del Vicenza e poi della Lega Serie B tra il 2010 e il 2013, Bedin ha maturato competenze trasversali che lo rendono un profilo ideale per il ruolo. La sua carriera è stata caratterizzata da una costante attenzione all’innovazione e alla sostenibilità, due temi che saranno centrali nel suo mandato.
Durante il suo primo intervento pubblico dopo l’elezione, Bedin ha delineato alcune delle sue priorità:
Sostenibilità economica: supportare i club nella gestione finanziaria, con particolare attenzione al fair play economico e ai bilanci.
Rilancio del brand Serie B: rafforzare il posizionamento del campionato, incrementando la visibilità sia a livello nazionale che internazionale.
Innovazione tecnologica e infrastrutturale: modernizzare gli stadi e introdurre nuove tecnologie per migliorare l’esperienza dei tifosi e la gestione delle competizioni.
Rapporti istituzionali: promuovere una maggiore collaborazione con la Serie A e la Federazione, lavorando per una distribuzione più equa delle risorse.
Numerose le reazioni positive all’elezione di Bedin. Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha espresso fiducia nel nuovo corso della Serie B: “Paolo Bedin è la persona giusta per garantire stabilità e crescita al nostro sistema calcistico. Siamo pronti a collaborare per affrontare le sfide comuni.” Anche diversi presidenti di club hanno accolto con favore la nomina, definendola un passo necessario per superare le recenti divisioni.
L’elezione di Bedin segna l’inizio di una nuova era per la Serie B, un campionato sempre più competitivo e seguito, ma che necessita di una governance forte e visionaria. La sfida per il nuovo presidente sarà quella di coniugare tradizione e innovazione, portando il campionato cadetto a nuovi livelli di prestigio e sostenibilità.
Paolo Bedin ha davanti a sé un percorso impegnativo, ma la sua elezione con un ampio consenso è un segnale incoraggiante per il futuro del calcio italiano.