La sfida contro il Brescia ha avuto un significato speciale per l’US Catanzaro 1929. Non si è trattato solo di una partita, ma di un evento che ha unito arte, sport e solidarietà. La squadra giallorossa è scesa in campo indossando una maglia unica, firmata dall’artista Massimo Sirelli e realizzata dallo sponsor tecnico Eye Sport. Un’opera che racchiude la passione di un’intera città e il desiderio di fare la differenza per la comunità, sostenendo l’Azienda Ospedaliero Universitaria “Renato Dulbecco”.
Massimo Sirelli, artista catanzarese di fama, ha realizzato questa divisa traendo ispirazione dalle scritte degli ultras sui muri della città. «È il linguaggio con cui ho iniziato il mio percorso artistico, autentico e primitivo – racconta Sirelli – ho voluto riportare su questa maglia l’identità e l’appartenenza che queste tracce urbane rappresentano». La maglia, prodotta in soli 400 pezzi, sarà disponibile per l’acquisto presso l’US Catanzaro Store e online, mentre quelle indossate in campo saranno messe all’asta su CharityStars, con il ricavato destinato ai reparti pediatrici dell’Ospedale “Renato Dulbecco”.
Questa iniziativa, resa possibile grazie alla collaborazione con Eye Sport, incarna l’essenza del legame tra calcio e territorio. «Seguivo Sirelli da tempo e sono felice di aver collaborato con lui per un progetto che racconta la nostra identità e il nostro impegno per la comunità», ha dichiarato Alessandro Ariu, amministratore delegato di Eye Sport.
Il commissario dell’Ospedale, Simona Carbone, ha ringraziato il Catanzaro e il presidente Floriano Noto per la costante attenzione alla sanità locale. «Iniziative come questa sono un segnale concreto di quanto sport e comunità possano fare insieme. Il ricavato sarà fondamentale per migliorare i servizi pediatrici, acquistando strumenti che faranno la differenza per tanti bambini».
Questa maglia speciale non è solo un simbolo di passione calcistica, ma anche un potente messaggio di solidarietà. Troppo spesso, lo sport viene visto esclusivamente come competizione, dimenticando la sua forza aggregante e il suo ruolo sociale. Il calcio, in particolare, ha la capacità unica di raggiungere un pubblico vastissimo, trascendendo le differenze culturali, sociali ed economiche. Quando questa energia si canalizza verso progetti benefici, il potenziale di cambiamento è straordinario.
Le società sportive come l’US Catanzaro dimostrano che il calcio può essere molto più di un gioco: può diventare una piattaforma per promuovere valori come l’empatia e la generosità. La collaborazione con l’Ospedale “Renato Dulbecco” è un esempio virtuoso di come sport e istituzioni sanitarie possano lavorare insieme per il bene comune. Non si tratta solo di donazioni, ma di creare consapevolezza, coinvolgere i tifosi e ricordare che ogni piccolo contributo può fare una grande differenza.
In un momento storico in cui la sanità pubblica affronta sfide immense, il sostegno di realtà locali è cruciale. Attraverso questa iniziativa, il Catanzaro non solo finanzia strumentazione per i reparti pediatrici, ma rafforza il legame tra squadra e comunità, dimostrando che il calcio è anche responsabilità sociale.
Iniziative come questa dovrebbero diventare un modello per altre società sportive. Ogni squadra, grande o piccola, ha il potere di mobilitare i propri tifosi per cause che contano davvero. La maglia del Catanzaro, simbolo di arte e solidarietà, non rappresenta solo i colori di una squadra, ma il cuore di una città che batte per la sua comunità.
È questa la vera vittoria: fare rete, dentro e fuori dal campo, per costruire un futuro più solidale.