Per fortuna ci ha pensato Federico Bonini a buttarla dentro al 98’ e sancire così la vittoria del Catanzaro. Ma se così non fosse stato avremmo dovuto riavvolgere il nastro è fermarci al minuto 87’, ovvero quando il Var non ha convalidato la rete del Catanzaro segnata da Compagnon. Avremmo scritto fiumi di inchiostro circa la valutazione, soprattutto in base a quello che più avanti siamo in grado di svelarvi in esclusiva (da rimanere senza parole).
Andiamo con ordine e partiamo dal momento che Seck riceve palla, in quel momento Compagnon è al di là di tutti i calciatori, però ancora Seck non ha scagliato il cross. Nel momento in cui calcia in posizione di off-side ci sarebbero Iammello e Bonini, ma la posizione non può essere punibile in quanto non partecipano all’azione, nel frattempo Compagnon è in posizione assolutamente regolare tenuto in gioco da ben due elementi, il primo è Adorni (28) il secondo è Cistana (15) mentre Moncini (11) respinge di testa e la palla termina sui piedi di Adorni (28) che controlla in maniera difettosa, Jallow (18) cincischia e Compagnon è lesto a recuperare la sfera e battere a rete. Gol convalidato dalla terna arbitrale con Compagnon che rimedia un cartellino giallo per l’esultanza. Cartellino che rimarrà aggiungendo la beffa.
Qui accade l’inverosimile, l’arbitro Perri viene fermato dal Var dove c’è un lungo consulto durato ben 4 minuti e 53 secondi, e a voler essere maliziosi (e non tanto) ci verrebbe da dire che si è fatto di tutto per trovare l’inghippo.
Ora qui vi sveliamo un particolare degno di attenzione, soprattutto dalla classe arbitrale. Le linee disegnate (vedi foto) per stabilire se si tratta di posizione in fuorigioco è affidata a due tecnici informatici presenti allo stadio, e qui l’inverosimile, per le partite interne del Catanzaro i tecnici incaricati dall’AIA a svolgere questo compito provengono uno da Cosenza e l’altro dalla provincia cosentina. Siamo in grado di svelarvi anche il nome del tecnico proveniente da Cosenza, Giuseppe Filice, non vogliamo insinuare nulla se non richiamare l’attenzione su un maggior rigore territoriale quando vengono affidati compiti così delicati.
Ora fate voi, vada per l’abbattimento della territorialità se si tratta del direttore di gara e dei suoi assistenti il cui lavoro e sotto l’occhio di mille telecamere, ma che con leggerezza così disarmante l’AIA possa cadere in questo genere di errori, conoscendo le forti rivalità che nel mondo del calcio regnano dalla notte dei tempi viene davvero meno il principio elementare della logica.
Ora chiarito il ruolo dei protagonisti, passiamo al lavoro grafico.
Tirate le linee, all’arbitro viene mostrato un frame elaborato dai grafici, anche con l’indicazione di una linea tratteggiata del braccio di Compagnon, fatta partire dalla spalla. E qui si rende doverosa una precisazione, con le nuove norme, è da considerarsi in fuorigioco se la parte del corpo spalla compresa è oltre la linea, nel caso di Compagnon non lo è, si trova al di là della linea soltanto metà braccio. Attenzione però che il frame fatto vedere a Perri (incolpevole) è prima del momento del lancio di Seck di cui sopra vi abbiamo descritto anche della posizione di Iemmello e Bonini. E, scanso di equivoci, siamo in grado di dirvi che la posizione di Iemmello e Bonini non è stata considerata in off-side dal direttore di gara e dalla Sala Var.
Inoltre, aggiungiamo un altro dettaglio sul frame, la posizione della gamba sinistra di Bertagnoli (26) in copertura su Brighenti, è piegata in avanti, è la reale testimonianza che quel frame proposto all’arbitro Perri è prima che Seck calciasse il cross,
Insomma, la rete del Catanzaro era assolutamente regolare. Ora con le novità circa il compito a chi è stato assegnato di svolgere quel ruolo grafico “così delicato” lasciamo la valutazione ai nostri lettori. Di certo Bonini nel siglare il gol vittoria ha levato una patata bollente non indifferente al designatore Gianluca Rocchi, a cui vogliamo rivolgere la riflessione, per una maggiore attenzione, in questo caso di stile ed etica, sul compito dei collaboratori dell’AIA.
Tutto abbastanza chiaro, più in generale dico che certe regole stupide andrebbero corrette, come ad esempio il fuorigioco anche se sei più avanti con un pelo del culo , oppure i rigori assegnati ad ogni minimo contatto, o falli di svenimento simulati quando un calciatore si trova in situazioni critiche. Quindi l’uso del Var è diventato un delirio, gli arbitri molte volte preferiscono fare i Ponzi Pilati, inoltre dovrebbero fischiare molto meno, così che anche i calciatori la finirebbero di fare scenette e pagliacciate. Altrimenti non è Calcio ma calcetto a 11 e sta cominciando ad essere uno sport inguardabile
E certo……il dracciamendo ….. mendale…..