Il meglio e il peggio di Sampdoria-Catanzaro 3-3 nelle fine dei giallorossi
Pietro Iemmello TOP –Tre reti, tutte bellissime, nello spazio di ventisette minuti (dal 53’ al 70’): se non ottiene un record assoluto, di certo ci va molto vicino. Attaccante fuori categoria, per le capacità di finalizzazione, ovviamente, ma anche per la sua straordinaria intelligenza calcistica. Colossale.
Mirko Pigliacelli TOP – Subisce tre reti – sulle quali non ha alcuna responsabilità –, ma è comunque protagonista di un autentico miracolo, nel finale di gara, su conclusione dal limite dell’opposto Pedrola. Abile anche nelle avventure fuori dai pali e nel gioco con i piedi, fondamentale per un portiere moderno. Reattivo.
Nicolò Buso TOP – Rileva Biasci al minuto 62, ed entra subito in partita portando nell’attacco delle Aquile energia ed intensità. Gli manca la marcatura personale, ma è lui a conquistare il calcio di rigore, poi trasformato da Iemmello con delizioso cucchiaio, al primo attacco nell’area di rigore avversaria. Spettacolare, nel prosieguo, un passaggio no look in favore di Compagnon. Generoso, nell’ultima parte di match, con la squadra ridotta in dieci dall’espulsione di Pompetti, a spendersi come quarto centrocampista, a sinistra. Tonico.
Federico Bonini FLOP – Commette numerosi errori, soprattutto in occasione del secondo e del terzo goal della Sampdoria: intervento scomposto nel primo caso, troppo leggero nell’altro. Svagato.
Andrea Ceresoli FLOP– Spinge senza mai rendersi incisivo e difende maluccio, concedendo spazi alle iniziative dei padroni di casa, specie nel primo tempo. Inconsistente.
Demba Seck FLOP – Ben controllato, combina davvero poco sia quando prova ad accelerare sulla fascia di competenza – la destra – sia quando prova a stringere verso il centro. In fase di non possesso, protegge poco sul suo lato, costringendo agli straordinari i compagni che operano sullo stesso (Brighenti) o nei pressi (Pompetti). Difettoso.