Dopo tredici giornate di campionato, la Serie B ha già vissuto un periodo tumultuoso, caratterizzato da ben otto cambi di allenatore. Questo andamento rappresenta una dinamica piuttosto significativa e preoccupante per i club, che sembrano non trovare la stabilità necessaria per affrontare il torneo con serenità.
Tre delle panchine sono state affidate a tecnici provenienti dai rispettivi settori giovanili, un segnale di fiducia nei confronti delle risorse interne e della necessità anche di carattere economico. Leandro Greco, allenatore delle giovanili del Frosinone, ha preso il posto di Vincenzo Vivarini, portando con sé un rinnovato senso di motivazione. Allo stesso modo, Stefano Colantuono è stato chiamato alla Salernitana per sostituire Giovanni Martusciello, mentre Paolo Mandelli è subentrato a Modena al posto di Pierpaolo Bisoli; tuttavia, quest’ultima decisione potrebbe essere rivalutata dalla proprietà canarina.
Le altre panchine che hanno subito cambiamenti rilevanti includono quella della Sampdoria, dove Andrea Pirlo è stato sostituito da Andrea Sottil, attualmente sotto pressione e in bilico dopo percorso deludente. Anche il Cittadella ha deciso di cambiare rotta, esonerando Edoardo Gorini e affidando la squadra ad Alessandro Dal Canto, mentre il Sudtirol ha scelto Marco Zaffaroni come successore di Federico Valente, in un tentativo di risollevare le sorti della squadra.
Un caso particolare è quello della Cremonese, dove è avvenuto un vero e proprio balletto sulla panchina: Giovanni Stroppa è tornato alla guida dopo essere stato esonerato, mentre Eugenio Corini, colui che lo aveva temporaneamente sostituito, ha visto la sua avventura interrompersi prematuramente.
Questo quadro mette in evidenza le difficoltà e le sfide che le squadre affrontano nel tentativo di trovare un equilibrio tecnico e risultati soddisfacenti nel campionato cadetto.