Lo avevamo già scritto in passato, su Fabio Caserta pende un pregiudizio campanilistico, legato al suo recente trascorso alla guida del Cosenza e per giunta sconfitto nei due derby dal Catanzaro.
Un macigno che il tecnico melitese si porta sulle spalle ed alimentato in maniera sproporzionata sui social tanto da essere bersaglio da critiche eccessive, fuori luogo e senza cognizione di causa. L’ultima che gira è sulla sostituzione di Biasci all’86’ in Catanzaro – Frosinone, secondo cui il tecnico avrebbe chiesto a Iemmello di uscire e che il capitano si sia opposto facendo perdere tempo. In realtà, il tecnico ha chiesto al capitano se si sentiva in condizione di continuare (visto le tre gare in sette giorni) ricevuto l’ok il tecnico ha subito richiamato l’attenzione di Brighenti avvisando il reparto arretrato di giocare le palle sui tre attaccanti perché sarebbe uscito Pontisso in sostituzione di Biasci.
Ci domandiamo ora quale sia il beneficio di tutte queste invenzioni, qui non si vuole colpire solo Caserta ma si mette anche in cattiva luce Pietro Iemmello al fine ultimo di veicolare le proprie convinzioni spacciandole per vere. E non è quello di cui il Catanzaro ha bisogno, soprattutto se chi veicola questo tipo di informazione non è mai presente né agli allenamenti né alle conferenze stampa per il quale avrebbe modo di toccare con mano l’unità di un gruppo che da Bari in poi ha dimostrato una crescita sia in termini di prestazioni che di risultati.
Le critiche che piovono sul tecnico sono anche di natura tattica, non avendo schierato Petriccione e Coulibaly dal primo minuto portandoli in panchina, con il primo entrato in corso d’opera. Si dimentica però che entrambi erano reduci da condizioni precarie e per il quale era stato lo stesso tecnico nella conferenza stampa pre-match ad avanzare dubbi sul loro utilizzo dal primo minuto. Ci sono poi quelle pagine e paginette social e blog che amano calarsi nel ruolo di informatori elaborando scritti con l’ausilio dell’intelligenza artificiale abbozzando probabili formazioni senza cognizione di causa. Altre assenze pesanti quella di Situm (a nostro avviso con Iemmello gli unici due insostituibili) e quella di D’Alessandro arrivato al match con il fiato corto e partito dalla panchina. Qualcuno obietterà che il Frosinone aveva ben 7 assenze e che a Catanzaro ha giocato con un centrocampo imbottito di giovani. E il problema dove sta?!? Il Parma la scorsa stagione ha vinto il campionato con la rosa più giovane di tutta la Serie B!
Che ci sia molta confusione è un dato di fatto, nessuno dice il contrario, ma da qui a montarsi la testa credendo di avere una squadra capace di fare sfracelli allontanando Caserta c’è ne corre. Si è partiti con l’intenzione di una salvezza tranquilla, questo è l’obiettivo ufficiale e dichiarato in primis dalla proprietà che da sempre non ama gli squilli di tromba chiamando il popolo all’arrembaggio. Ma in realtà la proprietà per prima sa di aver messo su una squadra che può giocarsi l’accesso ai playoff e che tutto questo non è affatto precluso. Ma allo stesso tempo le dichiarazioni ufficiali della società non devono costituire un alibi per nessuno.
La confusione nasce dal calcio mercato, una squadra costruita per giocare con un altro impianto di gioco, salvo poi rendersi conto che sarebbe stato un percorso lungo e tortuoso andando a ripiegare sul collaudato 3-5-2 che offre maggiori garanzie. E qui, a nostro avviso, ha sbagliato Caserta (ma dentro ci mettiamo anche il ds Polito) a ragionare su un cambiamento radicale nel breve tempo possibile. Di conseguenza ad oggi ti ritrovi elementi che all’atto pratico nell’immediato non puoi utilizzare (ad esempio Turicchia e Ceresoli).
E’ anche vero che il Catanzaro ad oggi vanta la seconda migliore difesa del campionato con 8 reti subite (e sei clean sheets) dietro di una rete solo allo Spezia. Così come è vero che negli ultimi 20/30 metri il Catanzaro si perde in fase di finalizzazione così come è successo contro il Frosinone.
Serve equilibrio, lo avevamo invocato in primis nello stesso tecnico Caserta e per il quale crediamo che sia sulla buona strada, dopo appena 12 giornate di campionato nessuna squadra ha mai conquistato la promozione nessuna mai è retrocessa. Il campionato è ancora lungo e difficile e gli ultimi cinque risultati utili consecutivi sono un segnale incoraggiante che dimostrano una squadra che sta trovando continuità sul quale ci si aspetta magari una maggiore valorizzazione ottenendo risultati importanti in trasferta.
Se dobbiamo criticare Fabio Caserta lo critichiamo su dati oggettivi (come per nostro modo di fare informazione abbiamo sempre fatto con tutti) e non su congetture frutto di arroganza e frustrazioni che nulla hanno a che fare con il calcio giocato.
Questo campionato sarà molto combattuto,lo dimostrano tante situazioni oggettive.Fare le considerazioni é legittimo,ma gli attacchi gratuiti servono solo a tastiere in cerca d’autore e di gloria nell’etere,non certo al Catanzaro
Tranquilli si sta col Mister, ma domenica è una partita vitale, va fatto quello scatto per vincere in trasferta, la Reggiana vista contro la seconda squadra della Calabria, ha dei problemi e dobbiamo approfittarne.