L’incontro tra Catanzaro e Frosinone si appresta a scrivere una nuova pagina della storia calcistica, poiché per la prima volta queste due squadre si sfideranno in Serie B. Tuttavia, il bilancio dei precedenti incontri parla chiaro: il Catanzaro ha dominato gli otto scontri avvenuti fino ad ora tra Serie C2 e C1, con 6 vittorie, 2 pareggi e una sola sconfitta al “Ceravolo”. Questo stadio, che ha visto innumerevoli battaglie sul campo, è senza ombra di dubbio un fortino per i giallorossi.
La storia tra le due formazioni inizia nel 1995, ultima stagione della presidenza Albano, quando entrambe le squadre si trovano a galleggiare a metà classifica. In una delle ultime tre partite, il Catanzaro sconfigge il Frosinone con un convincente 3-1, in una partita caratterizzata dalle reti di Galeano, Gardini e un autogol da parte degli avversari. Da quel momento, gli scontri tra questi due club diventano un appuntamento ricorrente, dando vita a una rivalità sempre più intensa.
Nel 1996, il Catanzaro si impone nuovamente, questa volta con un gol di Brutto. Questa vittoria gioca un ruolo significativo nella stagione del Frosinone, che, dopo quella sconfitta, riesce comunque a mantenere la vetta della classifica per tutto il girone di ritorno. Tuttavia, le ambizioni di promozione si frantumano all’ultima giornata, quando il Frosinone perde contro il Benevento, concedendo il titolo di campione di C1 all’Avezzano. I ciociari, distrutti psicologicamente, vengono poi eliminati in semifinale play-off dall’Albanova.
La stagione 1996-97 segna un altro capitolo nella saga tra Catanzaro e Frosinone, con i giallorossi che si aggiudicano il terzo incontro consecutivo, finendo 2-1. Tensione ed emozioni caratterizzano particolarmente gli ultimi trenta minuti di gioco, dove Campilongo porta in vantaggio il Frosinone, ma Campo ribalta la situazione con una doppietta che regala la vittoria al Catanzaro proprio nell’ultimo minuto. Le sorti delle due squadre continuano a divergere; mentre il Catanzaro si ferma in semifinale play-off contro il Benevento, il Frosinone ottiene la salvezza nei playout.
La stagione successiva il Frosinone, sotto la guida di Ripari, continua a lottare, ma la salvezza arriva solo grazie a un doppio scontro positivo contro l’Albanova. Il Catanzaro, invece, chiude al sesto posto, mancando l’accesso ai play-off. Gli scontri diretti di quel periodo si concludono rispettando un equilibrio, con due pareggi (0-0) consecutivi nel 1997 e nel 1998, un segnale della crescente competitività tra le due squadre.
Il campionato 1998-99 si dimostra deludente per entrambe le formazioni. Il Catanzaro, ancora una volta, viene fermato dal Benevento in semifinale play-off, mentre il Frosinone non riesce a evitare un terzo playout consecutivo e viene relegato in serie inferiore, a causa di una sconfitta subita dal Tricase.
Dopo un periodo di ristrutturazione e cambiamenti, le due compagini si ritrovano in C2 durante la stagione 2001-02. In questo frangente, nonostante il Catanzaro viva un momento di difficoltà con l’esonero dell’allenatore Bitetto, la squadra riesce a prevalere nel match di febbraio contro il Frosinone, vincendo 2-1 in rimonta, grazie alle reti di Terrevoli e Barbera. È lo spirito combattivo e la determinazione che contraddistinguono il Catanzaro in questo periodo.
Un anno dopo, il 2 marzo 2003, le due squadre si affrontano per l’ultima volta in questa categoria. Sotto la pioggia battente del “Ceravolo“, il Catanzaro segna con Nunzio Falco, mentre il Frosinone cerca invano di rimediare alla sconfitta. Questo incontro segna anche il ritorno di Sergio Di Corcia, un ex rimpianto per la sua correttezza e professionalità, elemento che arricchisce ulteriormente la narrazione di questa rivalità.
Solo nel 2012 le due formazioni si ritrovano a competere in una categoria superiore, ossia in C1. In questo confronto, però, i ruoli si invertono: il Frosinone esce trionfante dal “Ceravolo” con un secco 3-0, grazie alle reti di Curiale, Ciofani e Paganini. Tuttavia, il Catanzaro fa suo il match del 15 settembre 2013, vincendo per 1-0 grazie a una rete di Martignago.