Nell’ambito del progetto “Polo della legalità” promosso dal Polo Tecnologico Grimaldi Pacioli Petrucci Ferraris Maresca, si è tenuto il secondo incontro a tema “Giustizia minorile e disagio giovanile”.
Ospiti della dirigente Elisabetta Zaccone, il sindaco Nicola Fiorita, il sociologo Charlie Barnao, l’avvocato Francesco Iacopino ed il presidente del Tribunale dei minori di Trento, il dott. Giuseppe Spadaro. Proprio quest’ultimo, originario di Catanzaro, in un intervento particolarmente coinvolgente, quando non addirittura palpitante, si è abbandonato al dettagliato ricordo di una generazione , che in questa città ha vissuto gli anni migliori che, guarda caso, sono stati quelli della Serie A, di una Calabria giallorossa, più giallorossa che mai.
Ed infatti, di fronte ad una platea di studenti, attenti, composti, ma anche molto emozionati, il dottore Spadaro ha apertamente ed orgogliosamente dichiarato la sua fede giallorossa. Tra gli “Io non sono” estremamenti difesi con dignità e coerenza, a ribadire il rispetto verso una professione svolta nella ferma convinzione, e forse anche illusione, dell’applicazione di un sistema normativo sempre più educativo e molto meno coercitivo, il giudice ha pronunciato con fermezza un “io sono sicuramente un Giallorosso”, quasi liberatorio.
Un Giallorosso affatto disattento, un catanzarese purosangue come pochi, deluso dall’ingrigimento di questa città, che ha chiesto di dipingere appunto, a tinte gialle e rosse. Così, è stato immediatamente chiaro che, tra i molteplici appellativi che avrebbe potuto autoattribuirsi, il presidente è intervenuto al dibattito col cuore gonfio d’orgoglio, senza alcun orpello o costruzione, parlando ai ragazzi veramente col cuore in mano, ammettendo che il fallimento delle generazioni odierne, è figlio del fallimento di chi li ha preceduti. Per i temi affrontati durante l’incontro rimandiamo ad altre sedi, ma di una cosa possiamo essere certi; tra le migliaia di tifosi giallorossi, che palpitano per i colori del Catanzaro, ogni domenica, sin dalla prima di campionato, sin dalla prima sconfitta col Parma- ma sicuramente anche per gli anni trascorsi- c’é un uomo che con la sua rettitudine, la sua trasparenza, la sua coscienza e correttezza, pur vivendo a 1500 Km di distanza, ha segnato una pagina giallorossa “di quelle come ce ne sono poche nella nostra vita”, pensiero che l’avvocato Iacopino ha espresso ad alta voce, ma indubbiamente condiviso dai presenti fuori e dentro la sala conferenza del Grimaldi Pacioli di Catanzaro, Calabria, Italia, Europa, Terra.