Oltre 400 presenze in 20 anni di carriera, a dispetto di una carta di identità Nicolò Brighenti e prossimo al rinnovo, una seconda giovinezza da leader. Nicolò Brighenti da Bussolengo, 35 anni compiuti lo scorso agosto rappresenta una colonna importante di questo Catanzaro, in campo, negli spogliatoi e nella vita di tutti i giorni è da prendere da modello come esempio di professionista.
Un campionato, quello del Catanzaro, con qualche difficoltà, di cui Brighenti ha una idea chiara: “Siamo in crescita e non poteva essere diversamente per una squadra che ha rinnovato davvero molto e con diversi elementi arrivati a fine mercato. Ora bisogna confermare questa crescita ad iniziare da queste tre partite che avremmo nel giro di una settimana, tutti impegni difficili dove noi siamo chiamati a dare una sterzata alla nostra stagione, ci serve innanzitutto una vittoria che dobbiamo prenderci già da domenica contro il Südtirol”.
Nella disamina di Brighenti quello che fino ad oggi è mancato per incanalare qualche vittoria in più è stata una questione di dettagli: “Il campionato di Serie B ad oggi ha espresso molto equilibrio, lo è stato anche nelle nostre gare dove è venuto a mancare qualche dettaglio per portarci a casa qualche vittoria in più. Su questi dettagli stiamo lavorando in questo percorso di crescita che non ha nulla a che fare con il modulo con cui giochiamo. Si tratta semplicemente di mettere in pratica quella consapevolezza che abbiamo di essere una buona squadra, ma che avendo rinnovato molto ha avuto bisogno di più tempo per trovare la giusta amalgama. Da Bari usciamo appunto con questa certezza, abbiamo disputato una grande gara su un campo difficile, prestazione e risultato ci hanno fatto capire che siamo sulla strada giusta”.
Un avvio non facile dove al centro del calderone c’è finito il tecnico Caserta, troppe parole dette dall’ambiente anche sulla mancanza di feeling tra lo stesso tecnico ed alcuni calciatori, su tutti Iemmello, ma che i due protagonisti hanno smentito con un abbraccio significativo su quel di Bari e con le dichiarazioni in sala stampa del tecnico. In quell’abbraccio c’è la solidità della squadra con il suo tecnico?
“Assolutamente si! Nel calcio quando vengono meno i risultati si tende ad amplificare ogni minima cosa alla ricerca forzata e viziosa di un colpevole ad ogni costo. Come squadra, come spogliatoio noi non abbiamo mai avvertito che il tecnico sia stato in discussione e mi fa piacere che questo abbraccio tra Iemmello e Caserta venga visto come una cosa importante per il bene comune del Catanzaro. Qui abbiamo cambiato tanto, tecnico, dirigenza e calciatori è normale che per trovare la giusta sintonia si ha bisogno di tempo ed in questo tempo, in questo percorso tutti siamo dalla parte del tecnico”.
Domenica arriva il Südtirol una partita da vincere a cui Nicolò ha segnato l’unica rete realizzata in maglia giallorossa nelle 80 presenze fin qui disputate.
“E non solo con loro ho anche rimediato un’espulsione” aggiunge sorridendo per poi ammettere che deve essere la partita della svolta: “Invito la tifoseria a prendere esempio dalla curva che non ci ha mai fatto mancare il sostegno. E sono sicuro che sarà così anche domenica, tutti insieme squadra e pubblico dobbiamo prenderci questa vittoria per dare una sterzata positiva al nostro campionato”.
Infine, il suo rinnovo con il Catanzaro a che punto è?
“E’ una questione ormai chiusa, lo abbiamo definito e con grande soddisfazione posso dire che continuerò ad indossare questa maglia importante chiudendo la mia carriera con le Aquile”