La definizione che la “Treccani” dà alla parola “Gregario” calza a pennello per Andrea La Mantia descrivendo alla perfezione quello che ieri è successo a Bari. Leggiamo: “Nel linguaggio sport, sono così chiamati i corridori che nelle gare a squadre, soprattutto ciclistiche, hanno il compito di aiutare il proprio capitano durante la corsa e favorirne con tutti i mezzi leciti la vittoria”
E ieri Andrea è stato la reale rappresentazione di questo significato servendo un assist perfetto al capitano Pietro Iemmello che ha realizzato al minuto 74’ la rete del pareggio in Bari-Catanzaro 1-1.
Ancora più prezioso nel match precedente dove all’89’ ha realizzato la rete del pareggio in Catanzaro – Modena 2-2 e qualche minuto dopo da una sua sforbiciata in area la palla andava ad impattare sulla mano di un difensore canarino, rigone netto non ravvisato né dal direttore di gare né dal suo assistente.
Un paio di settimane fa nella conferenza stampa del diesse Ciro Polito, lo stesso aveva parlato dell’arrivo di La Mantia a Catanzaro: “Potevamo anche non prenderlo, poi il mister ha chiesto un attaccante con delle caratteristiche diverse dagli altri che abbiamo riscontrato appunto in Andrea”. In sostanza un gregario, ma di lusso che nelle ultime due gare si è dimostrato indispensabile
Non mi piace questo termine, riduttivo per un calciatore che in queste ultime due partite è stato determinante. Io ammetto che La Mantia non lo volevo come ho anche scritto qualche tempo fa,per i suoi noti trascorsi nel Cosenza calcio 191 -4, ma mi pare che possa integrarsi bene col capitano, sperando che riesca ad avere continuità