Gli otto punti e il quart’ultimo posto in classifica non fanno piacere a nessuno, se da un lato la tifoseria rumoreggia dall’altro c’è una società che vuole fare quadrato, in mezzo si trova una squadra che con il suo tecnico fanno fatica ad emergere.
Ma se il detto che le vittorie sono merito di tutti altrettanto deve valere nel procedimento inverso, ovvero le sconfitte sono anche esse figli di un insieme.
Ecco quindi che all’interno del gruppo squadra si respira una ventata di ottimismo che, prima di scendere nei dettagli, possiamo racchiuderla nella celebre frase di “Tutti per uno e uno per tutti!” di Alexandre Dumas nel suo celebre romanzo “I tre moschettieri“
Fabio Caserta non può e non deve essere lasciato da solo, né deve passare da capro espiatorio, questo deve aver pensato la squadra che nelle ultime ore avrebbe avuto un confronto serrato con il tecnico dal quale sarebbe emersa la chiara volontà di trovare un rimedio comune, ne va prima di tutto l’interesse del Catanzaro Calcio.
C’è voglia di riscatto ma soprattutto dimostrare di essere all’altezza della situazione, nessuno deve fare un passo indietro e tutti devono portare il proprio contributo alla causa.
Bari non sarà l’ultima spiaggia per Fabio Caserta, ma segnali di crescita sia sotto il piano del gioco che di classifica sono però necessari e indispensabili.
Sarà questo lo spirito che accompagnerà la squadra nei prossimi giorni, ad iniziare dalla delicata trasferta di Bari dove si cercherà di invertire il trend negativo partendo dal presupposto che si ha la voglia e la determinazione di riemergere in un campionato lungo, impegnativo e difficile dove la qualità della rosa non rappresenta certo la posizione in classifica.
Si riparte quindi tutti insieme, ed in Puglia si potrà contare su un rinnovato clima di fiducia all’interno dello spogliatoio che poterà con sè 15 giorni di lavoro, prima di scendere in campo, utili al tecnico per affinare meccanismi e dettami tattici.
La squadra è il mister vanno sostenuti senza se senza ma, però il patto di ferro lascia il tempo che trova se non si comincia a giocare a calcio, non è che deve per forza essere calcio champagne, ma ci sono dei requisiti minimi che servono per sviluppare una manovra efficace, che porti a tirare più spesso, molte volte sento dire: il gioco non importa, basta che vinciamo in qualsiasi modo. E’ una frase che di solito mi fa girare i coglioni, perché comunque la palla in porta non ci va da sola.
Ad oggi la classifica parla chiaro,gli esperti di calcio hanno evidenziato che il Catanzaro nonostante abbia un parco giocatori invidiato da tante società non riesce ad esprimere nessuna trama. Mi domando la colpa di chi è? Sig. Noto sottolineo Signor Lei sta dimostrando grande comprensione, ma dopo BARI bisogna agire immediatamente. Io non ho nulla contro il mister Caserta,ma ad oggi sta dimostrando che nonostante abbia una FERRARI non la sa pilotare.Mi permetta questo sfogo ma io sono un vecchio GIALLOROSSO.