Il Comune di Catanzaro ha indetto la gara per i lavori di rigenerazione dell’impianto polivalente outdoor dello stadio Nicola Ceravolo che comprende il finanziamento per 1 milione di euro nell’ambito del Pnrr nella Misura 3 “Sport Inclusione Sociale” finanziato dall’Unione Europea.
I lavori, in sostanza, riguardano il rifacimento della copertura della tribuna dello stadio con efficientamento energetico in autoproduzione della parte centrale.
Di nuovo arriva la determina numero 2801/24 del 4 ottobre assunta dal dirigente dell’Unità di progetto Por Calabria, ingegnere Giovanni Laganà, che, a seguito dell’approvazione, il 2 ottobre, del progetto esecutivo redatto dal progettista incaricato Giovanni Magro, indice procedura negoziata senza pubblicazione di un bando di gara ai sensi del d.lgs. 36/2023 con l’applicazione del criterio del minor prezzo con esclusione automatica delle offerte anomale. Nella determina si precisa che si procederà all’affidamento mediante procedura negoziata senza bando previa richiesta d’offerta ad almeno cinque operatori, ove esistenti, in possesso dei requisiti richiesti.
Il quadro economico approvato insieme al progetto esecutivo con determina dirigenziale n. 2769 del 2 ottobre 2024 prevede un importo per l’esecuzione dei lavori a misura e soggetti a ribasso per € 724.232, di cui costi per la manodopera € 274.876,11; costi della sicurezza non soggetti a ribasso per € 14.448,86; somme a disposizione dell’amministrazione (imprevisti, incentivi, contributi Anac, prove e accertamenti tecnici, spese di progettazione, iva sui lavori e sul personale non dipendente) € 261.319,14. Si procederà all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta valida.
La determina riporta che la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per lo Sport con nota del 22/07/2024 ha fissato il termine perentorio del 30 ottobre 2024 entro il quale dovrà essere attivato il cantiere, attraverso l’aggiudicazione dei lavori, pena perdita del finanziamento. Pertanto l’Ente si riserva la facoltà di procedere alla consegna dei lavori in via d’urgenza, e di revocare la procedura di gara e/o l’aggiudicazione, senza che l’operatore economico possa avanzare alcuna pretesa, riserva e/o condizione, in caso di perdita del finanziamento per inottemperanza dei termini prescritti dal comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Naturalmente, il cronoprogramma, prevedendo la fine dei lavori entro la fine di marzo 2026, contemporaneità dei campionati in corso, con gli opportuni provvedimenti circa l’agibilità parziale del settore.