La sconfitta nella finale playoff ha solo ritardato di 1 anno il ritorno in massima serie della Cremo? Anche quest’anno la truppa agli ordini di Stroppa ha iniziato sulla falsa riga della passata stagione quando nelle prime cinque gare i grigiorossi avevano totalizzato 1 sola vittoria con 1 sconfitta e 3 pareggi. Per il momento c’è un certo Fulignati ed ex Catanzaro a difendere i pali, abile anche nel difendere lo spazio e partecipare alla costruzione dal basso. Forse non impeccabile nelle uscite sulle palle alte, ad oggi si sta rivelando il miglior acquisto della squadra lombarda.
La rosa a disposizione di mister Stroppa è stata impreziosita con innesti di grandissima qualità, oltre al portiere di cui si è già detto, sulla corsia sinistra il talento di Vandeputte (non ancora impiegato a pieno regime, ci sarà spazio anche per lui), in avanti un certo Bonazzoli (uno che viene dall’esperienza in serie A con Verona, Salernitana, Samp e Spal) e poi due talenti di prospettiva come il terzino Barbieri e la punta Nasti. Il resto della rosa è quasi invariato rispetto lo scorso anno e questo la dice lunga sulle legittime ambizioni della Cremonese.
COME GIOCA
L’assetto tattico è quello del 3-5-2 moderno con una delle mezzali che fa da raccordo con le punte, i quinti di centrocampo per aggredire l’avversario sull’esterno e attaccarlo sul lato opposto, la pressione alta che non solo è nelle corde ma anche nelle gambe di una squadra che oltre alla prestanza fisica è dotata di ottima tecnica. Anche nella fase di sviluppo si nota un certo acume tattico quando le mezzali incrociano per ricevere su un lato e aprire il gioco su quello opposto.
Per aggredire l’ultima linea si punta tantissimo sulle palle messe in mezzo dagli esterni a tutta fascia Zanimacchia e Quagliata. Con le qualità aeree degli avanti grigiorossi cross e traversoni possono essere letali. Le due ali oltre ad avere gamba e capacità di cross in corsa sono anche molto rapidi nel ripiegare e coadiuvare la fase difensiva. Qualità importanti per le dinamiche di gioco che insistono fortemente sulle catene laterali.
Una delle caratteristiche principali è l’aggressività, alta, asfissiante, spasmodica. La Cremo esce forte sul portatore e su tutti i riferimenti più immediati costringendo l’avversario a velocizzare la giocata. La linea di difesa resta alta, a ridosso della mediana, rappresentando un ulteriore ostacolo per l’avversario cui si rende la vita difficile sia quando parte dal basso e sia quando tenta la giocata lunga. C’è molto uno contro uno, molta responsabilità nell’aver cura del proprio riferimento, molta disciplina tattica.

Chiaramente questo atteggiamento iper aggressivo, che la Cremonese attua per lunghi tratti della partita, espone inevitabilmente i due centrali difensivi Ceccherini e il braccetto di sx Bianchetti a pericolosi uno contro uno in campo aperto. L’altro braccetto di difesa Antov è solito partecipare alla fase offensiva e spesso resta tagliato fuori dalle ripartenze avversarie che sono compensate con il ripiegamento del quinto di centrocampo opposto a dove si svolge l’azione.

Infine guardiamo un classico sviluppo a destra con palla a rientrare messa dentro da Zanimacchia col mancino. L’azione inizia a destra con Antov che scende palla al piede e trova Bonazzoli che gioca incontro, scarico corto su Vazquez e palla larga per Zanimacchia che ha il tempo di spostarsi la palla sul sinistro e mettere in mezzo un bel cross radente.

Nel riquadro più piccolo l’evoluzione dell’azione con ben quattro giocatori in area pronti a colpire di testa. Il quarto uomo in area è l’esterno di centro sx Quagliata che segue il gioco e aggredisce l’area.
In quest’ultimo frame c’è tanto della Cremo: la personalità del braccetto di destra nella conduzione, la giocata incontro dell’attaccante, la numerosità in zona palla che serve a mantenere il controllo ma consente anche la ri-aggressione immediata, le posizioni larghe che consentono di ricevere e trovare il tempo della giocata, il movimento del quinto opposto che segue lo sviluppo ed entra in area, la velocità e la buona fattura della giocata.
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Venerdì belli cazzuti, per vendicare il play-off, bisogna avere coraggio ed osare, partita da vincere.