Nel grande libro del calcio italiano, alcuni nomi restano impressi non solo per i gol e le vittorie, ma anche per le partite iconiche che ne hanno scandito il cammino. Uno di questi nomi è Salvatore “Totò” Schillaci, eroe del Mondiale di Italia ’90, che agli inizi della sua carriera incrociò il Catanzaro in tre momenti chiave, lasciando un segno indelebile nella memoria dei tifosi peloritani e calabresi.
Il primo capitolo di questa storia risale al 2 dicembre 1984, Schillaci appena ventenne e fresco di compleanno, regalò al Messina una vittoria fondamentale contro il Catanzaro nella 11ª giornata del campionato di Serie C1 1984-85. Allo stadio Celeste, sotto gli occhi di un pubblico infuocato, il giovane attaccante siglò il gol decisivo al 42′ minuto, fissando il punteggio sull’1-0 per i siciliani. Quella stagione, il Catanzaro, guidato dall’esperto Giovan Battista Fabbri, sarebbe poi volato in Serie B, ma l’ombra del giovane Schillaci rimase indelebile in quel campionato.
Cinque anni dopo, l’11 giugno 1989, il destino volle che Schillaci si ritrovasse ancora una volta davanti alle “Aquile” calabresi, questa volta nella penultima giornata di Serie B. Il Catanzaro, reduce dalla delusione della mancata promozione dell’anno precedente sotto la guida di Vincenzo Guerini, si trovò di fronte un Messina arrembante, condotto dall’audace Zdeněk Zeman. Schillaci fu assoluto protagonista della giornata, firmando una doppietta e conducendo i peloritani a un rotondo 3-0. Quelle reti non furono solo un trionfo personale, ma un vero e proprio addio d’oro per il bomber siciliano, che con quei due gol salutò i suoi tifosi del Celeste e la maglia del Messina, laureandosi capocannoniere del campionato con 23 reti. Quella partita fu il punto di svolta definitivo nella carriera di Schillaci, che da lì a poco sarebbe passato alla Juventus, pronto a spiccare il volo verso i palcoscenici del grande calcio.
L’ultimo atto della sua storia calcistica con il Catanzaro si consumò in un contesto del tutto diverso. L’11 agosto 1991, durante la semifinale del Trofeo Ceravolo, il Catanzaro, ormai relegato in Serie C2 dopo l’ingiusta sentenza del CAF, si trovò di fronte la Juventus di Giovanni Trapattoni. In un clima estivo e con un orario insolito – il fischio d’inizio fu fissato per le 22:00 – i giallorossi, guidati da Gennaro Rambone, riuscirono a tenere testa ai giganti bianconeri fino all’85’, quando Alessio siglò il gol della vittoria per la Vecchia Signora. Schillaci, che era ormai diventato un punto fermo della Juventus, rimase in campo per tutta la partita, ma il suo contributo non fu determinante come nelle sfide precedenti. Tuttavia, quella gara segnò la fine simbolica dei suoi scontri contro il Catanzaro, in una serata che certificava il declino di una squadra gloriosa e il consolidamento della sua carriera ai massimi livelli.
Le strade di Totò Schillaci e del Catanzaro non si sarebbero mai più incrociate. Quel giovane siciliano, che aveva iniziato a farsi notare proprio con i colori giallorossi del Messina, avrebbe raggiunto la fama mondiale grazie alle sue straordinarie prestazioni con la maglia della Nazionale Italiana durante i Mondiali del 1990, dove con le sue sei reti si laureò capocannoniere del torneo e conquistò il cuore di un’intera nazione.
Oggi, a distanza di tanti anni, i tifosi di Messina e Catanzaro ricordano ancora quegli incroci con nostalgia e ammirazione, consapevoli di aver assistito a momenti cruciali nella carriera di uno dei più grandi talenti del calcio italiano. Totò Schillaci non è stato solo un simbolo di determinazione e talento, ma anche il protagonista di sfide che hanno scritto pagine memorabili del calcio di provincia, dimostrando che anche nelle serie minori possono nascere leggende capaci di conquistare il mondo.
La F.I.G.C su indicazione del Presidente Federale, è stato disposto un minuto di raccoglimento prima dell’inizio delle gare di tutte le competizioni, in programma da oggi a tutto il fine settimana, inclusi anticipi e posticipi
La redazione di uscatanzarocalcionews.it esprime cordoglio e porge sentite condoglianze alla famiglia Schillaci