Il 30 agosto 2024, all’organico del Catanzaro si è aggiunto Marco D’Alessandro, nato a Roma il 17 febbraio 1991.
Alto 173 centimetri, per circa 71 kg. di peso, è un esterno d’attacco, impiegabile su entrambe le corsie, dotato di eccellente tecnica individuale. Può essere utilizzato anche a centrocampo, su una delle fasce. In sintesi, il calciatore può calcare i terreni di gioco nei moduli 4-4-2, 4-3-3 e 4-2-3-1. In quest’ultimo, può essere quello maggiormente deputato ai rientri per le sue buone capacità in fase di non possesso. Non ha una grande confidenza con il goal, segnalandosi invece come elemento capace di servire palloni da spingere in rete.
Marco si forma nella Lazio, ma all’età di quattordici anni si trasferisce all’altra società capitolina. Nel 2007/2008, disputa il torneo Primavera proprio con la Roma (venti presenze e due reti) e nella stagione successiva è ancora punto di forza della stessa formazione giovanile, con cui mette insieme ventotto gettoni, con quattro segnature. Le prestazioni gli valgono la convocazione in prima squadra, e il 21 marzo 2009 fa il suo esordio in serie A, all’Olimpico contro la Juventus, in sostituzione, al minuto 82, di Jérémy Ménez. Prima della fine del campionato, D’Alessandro gioca ancora due volte con i senatori, ancorché per brevi spezzoni. In altra circostanza – avversario il Lecce – rimane in panchina.
Dal 2009/2010 al 2013/2014, l’esterno è sempre ceduto in prestito. Via via, veste le maglie del Grosseto, del Bari, del Livorno, dell’Hellas Verona e del Cesena. Sono tutte esperienze in serie B, ad eccezione di quella con la casacca dei galletti, che militano in massima divisione, e che comunque dura soltanto dall’estate del 2010 al mese di gennaio del 2011. Complessivamente, Marco calca i vari terreni di gioco in 164 diverse occasioni, mettendo a segno undici goals e favorendone diciannove con i suoi servizi.
Il 2 luglio 2014, il calciatore romano è ceduto a titolo definitivo all’Atalanta. Ne indossa la maglia, sempre in serie A, per tre stagioni, collezionando cento presenze, con quattro marcature personali e cinque assist.
Nel 2017/2018, il club bergamasco cede D’Alessandro in prestito al Benevento, al tempo anch’esso militante nella prima categoria professionistica. Il calciatore non è protagonista di una grandissima stagione: le comparse sono soltanto diciassette, ed il contributo alla squadra, in termini di reti segnate o fatte realizzare, è piuttosto modesto: una la prima ed una anche la seconda.
Nella stagione seguente, Marco rientra alla Dea, con cui disputa una gara nel turno preliminare di Europa League. Pochi giorni dopo, è girato in prestito all’Udinese, con cui mette insieme quasi 1.500 minuti, distribuiti in ventiquattro partite. Per due volte, il calciatore serve un pallone che i compagni trasformano in goal.
Nel 2019/2020 D’Alessandro indossa la maglia della Spal, cui è ceduto in prestito, ancora in serie A. Dell’undici estense, l’esterno è titolare, ma è costretto a fare i conti con la sfortuna. Un grave infortunio, occorso nel settembre del 2019, lo tiene lontano dai terreni di gioco per sei mesi. Dopo una gara, come fuori quota, con la Primavera, a febbraio del 2020, torna a respirare l’aria della massima divisione soltanto nel giugno successivo. Difatti, come certamente si ricorderà, i tornei furono interrotti, in quell’anno, per la pandemia Covid-19. A fine campionato le presenze di Marco sono sedici, con due marcature.
Nel 2020/2021, la Spal, versando due milioni di Euro nelle casse dell’Atalanta, acquista l’esterno a titolo definitivo. Nel club, intanto retrocesso in cadetteria, lo stesso calciatore non sempre gode della fiducia degli allenatori che si succedono durante il campionato (prima Pasquale Marino e poi Massimo Rastelli): i minuti sono 1.360, ma ripartiti in trentuno diverse gare, con una conseguente media di soli 44 giri di lancette per incontro. Ad ogni modo, Marco riesce a realizzare tre goals ed a favorirne altrettanti.
Nella stagione seguente, per 250mila Euro (cifra bassissima nel mondo del calcio), D’Alessandro è acquistato dal Monza. Con trentasei prestazioni, sovente ottime, e coronate da tre segnature e quattro assist, lo stesso calciatore contribuisce alla prima storica promozione del club brianzolo in serie A.
Nel 2022/2023, l’attaccante è confermato dalla società lombarda, ma trova pochissimo spazio. Gioca per poco più di 510 minuti, comparendo soltanto undici volte sui palcoscenici della massima divisione. Nel girone di ritorno, addirittura, rimane sempre in panchina.
Evidentemente, il Monza crede poco nelle potenzialità del calciatore a livello serie A, e così, nel 2023/2024, lo gira in prestito al Pisa, che è ai nastri di partenza della categoria immediatamente inferiore. Marco veste la maglia del club toscano in ventitré occasioni, mettendo personalmente a referto tre goals e consentendo ai compagni di segnarne altrettanti. Probabilmente, le presenze dell’esterno sarebbero state di più se un infortunio non lo avesse tenuto ai box per circa due mesi.
A quanto rilevato, va aggiunto che D’Alessandro ha indossato la casacca di tutte le rappresentative nazionali giovanili. Quattro caps con la under 16, undici (con tre marcature) con la under 17, uno con la under 18, otto (con una segnatura) con la under 19, uno con la under 20 ed otto con la under 21. Con quest’ultima, ha anche conquistato la medaglia di bronzo al termine di un torneo disputato in Francia nel 2011.
Riassumendo – ma escludendo dalla sintesi le comparse in azzurro, su cui le fonti sono insufficienti – il nuovo esterno delle Aquile ha calcato i terreni di gioco, senza mai andare in categorie più basse della serie B, per 24.926 minuti, distribuiti in 455 apparizioni (media: 54,78’ per gara). Ha realizzato trentatré reti (più, certamente, quattro in Azzurro) e ha servito trentasette assist.
Per quarantaquattro volte, gli arbitri hanno sanzionato D’Alessandro con il giallo, ed in tre diversi casi lo stesso cartellino è stato mostrato per due volte nelle partite, con conseguente espulsione. I rossi diretti sono stati tre.
Benvenuto in giallorosso!