Il Catanzaro vince e convince contro la Carrarese offrendo una grande prova collettiva, nessuno escluso.
Pigliacelli 6,5 – Nulla può sulla rete che regala il pareggio alla Carrarese, poi durato 60 secondi. Inoperoso nel resto del match, di là di un’impeccabile uscita nella ripresa e di diversi appoggi molto precisi con i piedi.
Brighenti 7 – Ammonito (forse ingiustamente) dopo appena due minuti dal fischio d’inizio, non si lascia condizionare, disputando gara di notevole attenzione, impreziosita da due interventi difensivi meritevoli di applausi a scena aperta.
Antonini 7,5 – Leader del pacchetto arretrato e baluardo insormontabile, soprattutto sui palloni che viaggiano in quota. Formidabile nel leggere in anticipo due o tre situazioni potenzialmente pericolose. Fra i migliori.
Bonini 7 – Contrasta efficacemente gli avversari che provano ad affacciarsi nella sua zona ed è bravo nei movimenti che si richiedono ad un moderno difensore. Saltato in una sola circostanza, non esita ad usare le maniere forti (che gli costano un giallo).
Cassandro 7,25 – Con grande personalità (non si dimentichi che è un classe 2000), spinge costantemente sulla fascia di competenza, aiutando la squadra a trovare superiorità proprio sul lato destro. Peccato per un tentativo, nel primo tempo, che si trasforma in un qualcosa che non è né un tiro né un cross. Nessuna sbavatura in fase di non possesso.
Pontisso 7,25 – Contrasta in mezzo al campo, ma partecipa anche alla distribuzione (in realtà, con un paio di errori durante la sfida). Fra i centrocampisti, è quello maggiormente deputato agli inserimenti, e dopo due conclusioni, non irresistibili, nel primo tempo, realizza il terzo goal nella ripresa, su invito di Tommaso Biasci.
Petriccione 7 – Detiene le chiavi della mediana e le usa piuttosto bene, dettando i ritmi e servendo la sfera con lucidità, ordine e precisione, sia pure senza cercare giocate di grande effetto o soluzioni sul lungo. Non si tira indietro quando è necessario lavorare in interdizione.
Pompetti 7 – Corridore instancabile, è preziosissimo nel contenimento, ma capace di offrire il suo contributo anche in fase di possesso, di là di qualche errore negli appoggi. Troppo altruista nella ripresa, quando da buona posizione, prova a rimettere la sfera verso il centro dell’area anziché cercare il tiro a rete.
Šitum 7,5 – Proprietario assoluto della fascia sinistra, sulla quale spinge senza soluzione di continuità per tutto il primo tempo, per altro dipingendo il cross che Pietro Iemmello trasforma nel punto del 2-1 per le Aquile. Nella ripresa, a risultato pressoché acquisito, ritiene saggio placarsi e dedicarsi all’opera di contenimento, svolta egregiamente.
Iemmello 7,5 – Il goal del 2-1 (di testa, su straordinario assist di Mario Šitum) ed altri tre tentativi, nel corso del match, che trovano l’opposizione del portiere ospite. Singoli episodi a parte, tanto lavoro per la squadra, anche spalle alla porta.
Biasci 8 – Rapido, a tratti indemoniato, è spina costante per la difesa avversaria, anche per la sua ottima intesa con il compagno di reparto. Realizza personalmente la prima marcatura, da autentico rapace dell’area di rigore, e favorisce la terza, dopo aver creduto in un difficile pallone servito in avanti da Brighenti. Eccolo qui il Tommaso che i tifosi del Catanzaro sperano di poter sovente ammirare. A lui la palma di man of the match.
Scognamillo (dal 73’) 6 – Rileva l’ammonito Bonini e non è costretto a dannarsi l’anima per contenere gli sterili tentativi condotti dalle sue parti.
Pittarello (dal 73’) 6 – Sostituisce Iemmello, che lascia il terreno di gioco fra le ovazioni del pubblico. Si presenta alla conclusione dopo una manciata di secondi dal suo ingresso, trovando la risposta dell’estremo avversario. Nel prosieguo, combatte, con alterne vicende, sui palloni che piovono dalle sue parti.
Coulibaly (dal 78’) 6 – Subentra a Petriccione. Incorre in un errore di controllo all’altezza della trequarti difensiva (senza esiti negativi), ma lo spezzone rimane comunque sufficiente. Apprezzabile, infatti, la partecipazione alle due fasi.
Pagano (dall’86’) S.V. – Qualche minuto nel finale, in luogo di Pontisso. Non può essere valutato.
Seck (dall’86’) S.V. – Disputa l’ultimo scorcio di gara al posto di Biasci, e si fa ammirare per la straordinaria velocità e per un’azione personale conclusa con un tiro che sfiora il montante. Nondimeno, otto minuti (recupero incluso) sono davvero troppo pochi per esprimere un giudizio.
Fabio Caserta 7 – Serviva un cambio di marcia dopo la cattiva prestazione offerta dalla squadra in quel di Cesena, ove anche il tecnico, in piena obiettività, era sembrato confuso, sia nelle scelte iniziali sia nella gestione a gara in corso. La Carrarese, con il massimo rispetto, non è esattamente il Manchester City o il Real Madrid, ma nessun dubbio che, sul prato del Nicola Ceravolo, si sia visto un Catanzaro compatto, con buone idee di gioco, sovente rapido nella circolazione della sfera, e comunque nella manovra generale. Poco da rilevare sulle sostituzioni operate, atteso che le medesime sono intervenute a risultato pressoché acquisito. In linea di massima, è apparso corretto sostituire uno dei centrali gravati da cartellino giallo, ma anche regalare qualche minuto di gara a Mamadou Mama Coulibaly, giunto da appena due giorni alla corte del Mister.