La partita è tiratissima le squadre hanno dato tutto, si approssima lo scoccare del 90′ e sembra un pareggio il risultato predestinato tra Catanzaro e Sassuolo; se fosse finito 3-3 la partita, non si sarebbe meravigliato nessuno invece il dietetico 1-1 sembra farla da padrone .
Il pubblico del Ceravolo ha ancora energie per sostenere in una frescheggiante serata estiva i propri beniamini dopo 90 incessanti minuti di tifo caloroso.
Ma accade quello che non ti aspetti : uno dei due pericoli pubblici del Sassuolo Laurienté, riceve in piena area di rigore l’assist della vittoria e cerca di girarsi quel tanto che basta per infilare Pigliacelli, siamo vicini all’ area piccola e ogni minuscolo movimento e/ o finta può essere decisivo., Laurienté è troppo vicino a Pigliacelli per fallire l ‘occasione e ruota su stesso meglio di un mulino a vento per regalare ai neroverdi la prima vittoria. Ma non fa in tempo a fiatare che viene strattonato da Antononi quel tanto che basta per sbilanciarlo e farlo cascare a terra. Siamo troppo vicini alla porta per immaginare una simulazione, accade così che Loriente’ pur accentuando la caduta convince ipso facto il direttore è gara che è rigore . Detto fatto : in un Ceravolo al quale si gela il sangue al 90, il Sassuolo sembra avere tirato fuori l’asso dalla manica per la stoccata decisiva . Grosso sta già pensando a quali aggettivi di elegio spendere per i suoi in conferenza stampa . La panchina emiliana già sta festeggiando la prima vittoria quando il rito rigoristico si rinnova .
Lauriente’ colloca il pallone sul dischetto e osserva il nostro ultimo baluardo .
Pigliacelli non fa una piega e attenta alla serenità di Laurienté’ sia alzando le mani sia oscillando a destra e a sinistra. Quel pendolo di foucolt, quel moto perpetuo è ipnosi pura , Loriente’ non ci capisce più nulla e da che’ poteva avere una idea sulla direzione del tiro, entra in completo stato confusionale : ” e adesso che faccio?” Sono attimi che durano una vita e ogni frazione di secondo che passa getta l’attaccante di colore nel più totale “non sapere che fare”. Pigliacelli forse intuisce e continua ad oscillare in un movimento che assomiglia per certi aspetti ad un funambolo circense , per altri aspetti ad un amante del mare che cerca aiuti in soccorso, oppure semplicemente ad un esperto portiere che se la gioca fino in fondo facendosi carico dei sacrifici dei compagni durati una intera partita.
Ecco il momento clou : Laurienté parte e con lui parte un missile terra aria anzi più aria che terra diretto al Parco della biodiversità. Succede il finimondo il Ceravolo esplode di gioia qualche bimbetto si commuove per la gioia , i giallorossi si rincorrono l’un l’altro per abbracciarsi .etc etc . Il rito si è compiuto la porta è salva il Ceravolo applaude sl i propri beniamini in una serata meritevole di un ritratto di rotelliana memoria per la sua bellezza.
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