Prima la promozione in Serie B, poi il quinto posto che ha portato a giocarsi la semifinale per la promozione in Serie A. Tutti bravi, buoni e belli ma soprattutto eroici con il culo degli altri e pronti a prendersi il merito degli allori senza però aver scucito un solo centesimo.
Finita la sbornia di un quinto posto che per certi aspetti potrebbe aver procurato più danni che benefici, ci si prende il lusso di menare a rompere, lo sport preferito di molti imprenditori catanzaresi, anzi per dirla alla Pino Albano, i “prenditori”, coloro che, se tu fai qualcosa di bello, loro non si preoccupano di farla migliore, ma devono demolirla. È più facile, soprattutto se dai fiato alle parole. È il caso di un imprenditore catanzarese, immortalato nella foto di questo articolo, che nei momenti del trionfo si è mostrato sorridente con la proprietà, ed orgoglioso dello scatto, ora per quell’imprenditore, “La società non ha Ambizioni e non vuole spendere questa è la realtà!!!”. È quanto si legge su facebook.
Eppure, il Catanzaro per 30 anni assoluti ha sguazzato nella merda, non si scandalizzi nessuno per il termine perché è l’amara verità, non ci sembra di aver mai visto gli imprenditori catanzaresi a fare la fila per prendersi la società. Magari stavano più comodi in divano a godersi lo spettacolo della Serie A.
La critica verso la proprietà è un sacrosanto diritto, ma che appartiene al tifoso, a colui che vive soprattutto di stipendio e si toglie il pane di bocca per farsi una trasferta o per comprarsi il biglietto del “Ceravolo” di certo non può appartenere a chi fa impresa e non scuce un euro neanche per uno sponsor e poi pretende. La critica appartiene al tifoso che non ha il privilegio di immortalarsi in una foto con la proprietà per poi venerare quella foto più di quanto possa venerare la propria famiglia.
Se proprio volete sentirvi utili, indispensabili e maestri d’impresa ed esperti di calcio, allora la via più breve che porta alla gloria è quella che porta all’acquisizione di quote dell’U.S. Catanzaro, il resto, come diciamo noi a Catanzaro, sono solo “vave”.
Ma nessuno ha detto perché La Traide
Ovvero che Foresti ,Magalini e anche
Vivarini dopo questa Splendida Stagione
volevano cambiare Aria ,sarebbe un Dovere dirlo almeno alla Tifoseria , perché sembrava che quei Tre andavano
Molto d’accordo ,sembrava addirittura che volessero restare a Catanzaro per sempre.
SPERO CHE IL GRANDE MISTER VIVARINI POSSA RIMANERE SULLA NOSTRA PANCHINA E CHE LA SOCIETÀ ACQUISTI CALCIATORI DI VALORE PER FAR GRANDE IL CATANZARO.