Mario Situm non ci sarà, il croato dopo il fastidio accusato al polpaccio ha dovuto alzare bandiera bianca. E’ il quarto assente nelle file del Catanzaro, che va ad ingrossare la lista degli infortunati aggiungendosi a Ghion, D’Andrea e Ambrosino. Ne prende atto il tecnico Vincenzo Vivarini, che in testa ha solo l’obiettivo del passaggio del turno, e possibilmente senza passare per i supplementari.
Non fa quindi calcoli il tecnico giallorosso, con due risultati su tre a disposizione, vittoria e pareggio con la seconda ipotesi che porterebbe all’extra time dei tempi supplementari. “Sarà una gara diversa da quelle di campionato, noi l’affrontiamo con le caratteristiche che ci hanno accompagnato per tutto il campionato, la nostra filosofia non cambia: giochiamo per vincere attraverso il bel gioco. E puntiamo anche a chiuderla nei 90’ minuti. Certo affrontiamo un avversario con un allenatore molto esperto, preparato e che ha fatto molto bene, hanno un solo risultato a disposizione quindi mi aspetto una partita molto intensa dove ci aggrediranno dall’inizio alla fine”.
Un concetto che il tecnico ha analizzato con i suoi ragazzi, ai quali in questi giorni ha parlato a lungo lavorando anche sull’aspetto psicologico, visto che la stragrande maggioranza della rosa non ha mai affrontato partite così cariche di tensione, dove il risultato determina il futuro.
“Ai ragazzi ho parlato, la mancanza di esperienza in partite del genere può essere un handicap soprattutto per i più giovani, ma noi dobbiamo essere bravi a concentrare le energie fisiche e mentali, non ci dobbiamo far prendere dalla frenesia, dobbiamo giocarcela con i nostri tempi mettendo in pratica tutto quello che di buono abbiamo fatto in questo campionato”.
Ma la novità di una partita così importante lo è anche per lo stesso tecnico, rappresenta infatti il culmine della sua carriera, quali sono le sensazioni personali di Vivarini?
“Io come sempre sono concentrato, chiaramente non è una partita come le altre, ed anche io ho il mio da fare dando l’esempio alla squadra. La vivo con serenità, perché ho coscienza di quali erano gli obiettivi e dove siamo arrivati. Giocare una partita così importante è una soddisfazione non solo per la città ed i tifosi ma lo anche per noi che lavoriamo dall’interno, lo è per tutta la società, per i due direttori (Foresti e Magalini n.d.r.) che vedono gli sforzi sostenuti concretizzarsi. E’ chiaro che se siamo arrivati fino a qui dobbiamo essere lucidi a mantenere la determinazione di voler proseguire in questo percorso, non possiamo privarci della bellezza del nostro pubblico che ci ha dato un grosso contributo per arrivare fino a qui. Ora tutti insieme andiamo fino in fondo”