In una stagione lunga ed estenuante, in un campionato che si sviluppa in 9 mesi e 38 partite, parlare di un singolo episodio decisivo per la definizione delle posizioni di classifica appare pretestuoso. Come si dice, infatti, errori, episodi, fortune si bilanciano e il campo non sbaglia mai. Eppure c’è un particolare dettaglio che, fra gli altri, ha deciso in serie B, chi tra Como e Venezia è alla fine salito in massima serie.
Un avvenimento, anzi due, simili per luoghi e tempi, che hanno per protagonista lo stadio “Ceravolo”. Si può dire tranquillamente difatti che il Catanzaro ha deciso il destino di queste squadre, ha stabilito chi mandare in Paradiso e chi fermare sul più bello. La particolarità sta però nel fatto che lo ha fatto con modalità molto molto uguali.
Col Como infatti c’è un gol annullato ai giallorossi sotto la “curva Mammì” all’ultimo minuto di recupero; rete che avrebbe portato la gara sul 2 a 2 e di fatto tolto due punti ai lariani. Col Venezia stesso minuto, ultimo, e stessa posizione geografica, sotto la “Mammì”, è invece un rigore di Iemmello a far trionfare il Catanzaro e togliere un punto ai lagunari. E se per il Catanzaro il bilancio è in attivo (+1) per le due contendenti al passaggio diretto sarebbe cambiato molto, anzi tutto. Como e Venezia infatti avrebbero chiuso a pari punti (71) e, in virtù degli scontri diretti sarebbero stati i neroverdi a fare il salto.
Attenzione però: è chiaro che qui si fa un discorso semplicemente matematico basato su un singolo episodio, ma chiaramente non possiamo sapere se davvero sarebbe finita così, se il Como non sarebbe salito lo stesso o se il Venezia non avrebbe fatto ancora punti. Il calcio è così fluido che tutto sarebbe potuto succedere, certo è sicuramente i tifosi di Como e Venezia tra dieci anni ricorderanno la trasferta di Catanzaro come iconica, in un senso o nell’altro, della stagione 2023-2024.
Sarà allora per questo che Cesc Fabregas, allenatore del Como, fa i complimenti al Catanzaro e sotto sotto tifa per noi: gli abbiamo portato fortuna e spera che lo stesso potrà accadere anche in massima serie. Ce lo auguriamo tutti ma caro Cesc, stavolta sogneremo un finale diverso. Quanto a Vanoli, tecnico del Venezia, forse già pregusta la vendetta con noi a sognare un finale uguale. Anzi, ancora più bello.