Le pagelle del match
Fulignati 7 – Tre splendidi interventi prima di alzare bandiera bianca sull’imparabile conclusione dell’opposto Distefano. Bravo, come sempre, nel gioco con i piedi. Sicurezza.
Šitum 5 – Poco incisivo sulla corsia di competenza, e nella ripresa anche protagonista di un grave errore che spalanca la strada ad una ripartenza dell’undici di casa. Scadente.
Scognamillo 6 – Chiude con solerzia le zone difensive centrali. Soffre un po’ quando costretto ad allargarsi a destra contro avversari rapidi. Diligente.
Antonini 6,25 – Forma una buona coppia con Stefano Scognamillo, e con lui respinge varie iniziative condotte dagli attaccanti delle Fere. Sfortunato nel rimpallo nella situazione in cui il Catanzaro subisce il goal. Scrupoloso.
Veroli 6 – Occupa discretamente le aree di competenza, ma nel primo tempo è troppo tenero nei confronti del dirimpettaio Favasuli quando gli concede un facile cross: nell’occasione, Fulignati dovrà superarsi per respingere il successivo colpo di testa di Carboni. Una leggerezza, quella appena richiamata, che inevitabilmente fa abbassare la valutazione complessiva. Perfettibile.
Oliveri 5 – Non trova intesa con Mario Šitum, con la conseguenza che la fascia destra delle Aquile finisce per risultare inoffensiva, oltre che non protetta a dovere. Grigio.
Petriccione 5,5 – Inizia piuttosto bene la sua prestazione, sia in regia sia in interdizione, ma finisce presto la benzina commettendo vari errori nella distribuzione e nel posizionamento. Ammonito, poiché già in diffida, salterà la prossima sfida contro la Sampdoria, l’ultima della regular season. Oscuro.
Pontisso 6,5 – Per circa settanta minuti, lavora indefessamente a centrocampo, tamponando o accompagnando l’azione offensiva, risultando forse l’unico, fra i calciatori ospiti, a provare a far male al portiere avversario. Poi, stremato, è costretto ad abbandonare la contesa. Dinamico.
Vandeputte 5,5 – Dopo una manciata di minuti, chiama l’estremo opposto ad un difficile intervento. Nel prosieguo, non si accende più, finendo per scomparire dal terreno di gioco. Annebbiato.
Biasci 5 – Mai pericoloso e mai realmente incisivo, con diversi servizi fuori misura. Al suo attivo, soltanto un paio di dribbling, belli a vedersi, ma sostanzialmente inutili. Caliginoso.
Iemmello 5,5 – Un’ora circa di partita, senza particolari acuti e con una scelta, in area di rigore avversaria, piuttosto approssimativa. Da salvare, giusto qualche giocata sulla trequarti. Non abbastanza per assegnare almeno la sufficienza. Velato.
Stoppa (dal 60’) 5 – Rileva Vandeputte… e subito si rende protagonista di una leggerezza in sede difensiva. Nei restanti minuti, combina pochino: soltanto un traversone, da sinistra, ben respinto dalla difesa di casa. Tenero.
Donnarumma (dal 60’) 5 – Sostituisce Iemmello, ma non riesce a far meglio di lui. Vero che non riceve palloni giocabili nei sedici metri avversari, o almeno nei pressi, ma altrettanto certo che si limita a trotterellare con scarsa convinzione sul terreno di gioco. Molle.
Miranda (dal 70’) 5,5 – Avvicenda Oliveri e si sistema come laterale destro, con Šitum che – almeno in teoria – alza il suo raggio di azione. Prova a proporsi una o due volte come soluzione offensiva, ma non ha piede che gli consente cross pericolosi. Raffinabile.
Pompetti (dal 70’) 6 – Sul terreno di gioco al posto di Pontisso, svolge i suoi compiti in mediana senza infamia e senza lode. Scolastico.
Verna (dal 90 + 3’) S.V. – Gli ultimi centoventi secondi di partita in luogo di Šitum. Ingiudicabile.
Vincenzo Vivarini 5,5 – Tante belle dichiarazioni, alla vigilia della sfida, rimaste soltanto nelle intenzioni. La squadra non ha dimostrato la «caparbietà» e l’«intensità» richieste dal Mister, mentre la «voglia di portare a casa il risultato», per ampi tratti del match, è apparsa davvero poca. A parziali esimenti, le assenze forzate ed alcuni residui di natura fisica. Parziale.