La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno e la riporta la Gazzetta dello Sport nell’edizione odierna. I fatti risalgono alla stagione sportiva 2021-2022 quando Enrico Brignola, ora al Catanzaro, era tesserato per il Benevento Calcio.
In totale gli indagati dalla Procura di Benevento sono 4, all’epoca dei fatti contestati tutti tesserati per la società sannita: Chirstian Pastina (Benevento), Gaetano Letizia (dal Benevento in prestito alla Feralpisalò), Francesco Forte (Cosenza) ed Enrico Brignola (Catanzaro). Le società di appartenenza così come il Benevento Calcio non sono né imputati né indagati in quanto non rispondono per responsabilità oggettiva.
La Procura Federale contesta ai 4 tesserati di aver scommesso in prima persona e/o di essersi serviti di prestanome su piattaforme legali ed illegali. La sanzione minima prevista per questo tipo di violazioni al regolamento delle F.I.G.C. è di tre anni di squalifica. I 4 calciatori coinvolti ora hanno 15 giorni di tempo per difendersi dalle accuse. Tra gli imputati non c’è Massimo Coda della Cremonese, il cui nome era stato diffuso ad inizio delle indagini, in quanto sull’attaccante dei Lombardi ci sono ulteriori indagini in corso.